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Girodivite - n° 58
/ novembre 1999 - Scuola
Stesso salario per stesso lavoro: un appello
contro le selezioni
da: il manifesto" del 19 Novembre 1999
CONTRATTO SCUOLA Gli insegnanti si mobilitano contro le selezioni
I sottoscritti insegnanti chiedono l'abrogazione dell'art. 29 del
ccnl (26.5.99) e dell'art. 38 del contratto integrativo (3.8.99)
Tali articoli, a fronte di un aumento salariale di 90 mila lire lorde
per tutti, prevedono un meccanismo concorsuale selettivo per gli insegnanti
che abbiano maturato 10 anni di servizio di ruolo che comporta, per
il 20% del personale docente, una maggiorazione di 6 milioni lordi annui
pensionabili.
Riteniamo che tali norme:
1) Non corrispondano alle esigenze dei docenti che mai hanno chiesto
un aumento salariale irrisorio per tutti in cambio di consistenti aumenti
salariali per una presunta élite di insegnanti;
2) Svalorizzino, umiliandola, la funzione docente introducendo surrettiziamente
meccanismi di divisione tra docenti di serie A e di serie B che tendono
oggettivamente ad incentivare atteggiamenti e praticheindividualistiche
in netto contrasto con gli sforzi fatti in queti anni per superare qualsiasi
divisione tra gli insegnanti. Inoltre esse sono in palese contraddizione
con la necessità, sempre più impellente in questo particolare
momento di transizione (modifiche dei cicli scolastici, sperimentazioni
e attuazione di progetti per l'autonomia scolastica, nuove richieste
culturali a livello territoriale), di sviluppare attività scolastiche,
curricolari ed extracurricolari, centrate strategicamente sulla collaborazione
attiva e progettuale tra insegnanti;
3) Violino un principio fondamentale dello statuto dei lavoratori
che prevede, a parità di funzione e di orario di lavoro, pari
salario e pari trattamento pensionistico.
Da anni si chiede di valorizzare la funzione docente con aumenti salariali
dignitosi per il lavoro che già viene svolto nelle scuole e che
è andato via via aumentando in questi anni (attività connesse
al nuovo esame di stato, all'autonomia scolastica, all'aggiornamento,
ecc.).
Chiediamo la revoca delle norme in oggetto e la redistribuzione equa
della quota prevista tra tutti gli insegnanti. Chiediamo, comunque,
che scelte contrattuali così importanti per la ridefinizione
della professione docente siano sottoposte a serie e democratiche consultazioni
nelle sedi scolastiche. Invitiamo gli inseganti a far sentire la loro
voce superando il senso di rassegazione che serpeggia ormai nelle scuole
e aprendo un proficuo dibattito a tutti i livelli.
*** L'appello è stato promosso a ottobre dagli insegnanti
di Padova, dove sono state raccolte attualmente 490 adesioni
Le firme possono essere inviate in e-mail al centro di raccolta padovano:
"fermipd@tin.it"
I promotori invitano inoltre a faxare comunicato e firme al ministero
della pubblica istruzione (06-58492110) e alle sedi sindacali.
Released online: November, 1999

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2000
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