Julian Tuwim

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Julian Tuwim


Nato a Lodz nel 1894 (morto a Zakopane nel 1953), Julian Tuwim fu uno degli animatori dei cabaret artistici della capitale, principale espo nente dello skamander. Allo scoppio della guerra emigrò prima in Brasile e poi negli Stati Uniti. Tornò in Polonia nel 1946.
Ha esordito con la raccolta poetica L'agguato a dio (1918), cui seguirono Socrate danzante (1920) e Settimo autunno (1922). Tra i volumi della maturità: Parole nel sangue (1926), Versi di Czarnolas (1929), Bibbia zigana (1933), L'essenza ardente (1938).
Accanto alla produzione lirica è la produzione satirica. Scrisse il pamphlet politico Ballo all'opera (1936) e il volume Fiera di rime (1934) violento attacco al filisteismo borghese. Ha lasciato anche canzoni per i cabaret letterari, poesie per l'infanzia, magistrali traduzioni di poeti russi.
Merito di T. è di aver rinnovato il linguaggio poetico polacco, tradizionalmente classicistico, introducendo il lessico dell'ambiente piccolo-borghese e proletario, o ricorrendo a un calcolato uso di metafore, neologismi, onomatopee, con esiti espressionistici che tuttavia si innescano sul tronco della poesia tradizionale.



[1997]


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