Poetiche simboliste e post-simboliste

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Poetiche simboliste e post-simboliste

Caratteristiche generali | simbolismo francese | skamander, futurismo e sperimentalismo polacchi | poetismo ceco | simbolismi regionali: albania, lituania, estonia, ucraina, bulgaria, romania | ultraismo spagnolo | orpheu portoghese | fiandre e olanda |


vai sopra / up Caratteristiche generali

In europa il simbolismo subisce profonde modifiche nei centri culturali propulsori, viene considerato superato dalle nuove avanguardie. Non così in altre regioni, dove l'innovazione simbolista opera una attiva modernizzazione dei linguaggi poetici e della cultura locale. Ciò che al centro è "vecchio", nelle periferie agisce ancora come stimolo progressivo e di svecchiamento. Nei centri periferici in cui l'ambiente culturale è in rapida crescita poi, si ha il fenomeno della ridondanza: il simbolismo trascina con sé nell'attenzione verso la cultura del "centro" (francese) anche ciò che qui si è venuto elaborando di nuovo, così che il passaggio tra le correnti che altrove è generazionale, si verifica all'interno di una stessa vita poetica, portando a originali esiti produttivi. Ultraísmo, orpheoismo e poetismo ceco sono nei territori di fuga dal simbolismo, verso l'avanguardia europea.

vai sopra / up Il simbolismo francese

In Francia già prima della guerra Paul Claudel (1868\1955), Paul Valéry (1871\1945), Saint- John Perse, Pierre-Jean Jouve, Jules Supervielle avevano tentato la ricerca post-simbolista nelle forme di un classicismo moderno. Dal 1909 si erano raggruppati sotto la «Nouvelle Revue Française».
La rivista (fondata appunto nel 1909) aveva dovuto chiudere a causa della guerra. Poco dopo la guerra, riprese sotto la direzione di J. Rivière, a cui successe nel 1925 J. Paulhan. Quello del periodo tra le due guerre è forse il periodo di maggior fulgore della «Nouvelle revue française»: attorno a essa si raccolgono e collaborano i maggiori scrittori e critici francesi, distinguendosi per l'alto livello qualitativo dei testi pubblicati, l'apertura internazionale dei suoi interessi, l'anti-dogmatismo delle sue scelte. Per questo l'incidenza della rivista sulle vicende della letteratura europea è stata notevole.
Anche grazie alla ricerca e all'apertura di questa rivista si attua il passaggio dalle forme del simbolismo a nuove forme e significati.

vai sopra / up Skamander polacco

In Polonia, con la nascita della repubblica, è il movimento degli skamanderisti, sensibili all'influsso del futurismo italiano e del simbolismo russo.
Il movimento si raccolse attorno all'omonima rivista pubblicata a Varsavia nel 1920-1928. Ne fecero parte poeti di diverso indirizzo come J. Tuwim, L. Lechon, Antoni Slonimski, Kazimierz Wierzynski, J. Iwaszkiewicz, accomunati tutti da una concezione liberale e progressista della cultura, dalla polemica contro i pregiudizi sociali e gli anacronismi del costume. In poesia gli skamanderisti rifiutarono lo stile aulico degli esponenti della Giovane Polonia, rivolgendosi alla tematica quotidiana e ai sentimenti comuni dell'"uomo semplice", in un linguaggio libero e immediato.
A parte questi punti programmatici, le posizioni degli skamanderisti restano fortemente differenziate: il lirismo spontaneo di Tuwim, e la tendenza meditativa di Slonimski, si mescolano a elementi di radicalismo sociale. Il pathos romantico di Lechon e l'ottimismo di Wierzynski riflettono gli umori e le aspettative dei primi anni dell'indipendenza polacca. Le ironiche stilizzazioni di Iwaszkiewocz tendono a attualizzare la tradizione della Giovane Polonia.
Allo skamanderismo si accostarono anche esponenti della generazione della Giovane Polonia, come Leopold Staff che dopo i versi pre-bellici dominati da una vena di prometeismo nietzscheano, ricchi di musicalità e neologismi ma sempre dominati da un classico senso di equilibrio nei versi post- bellici impone un deciso cambiamento, in senso cristiano e con l'emergere di torni satirici e ironici.

vai sopra / up Il futurismo e lo sperimentalismo polacco

Anche in Polonia si ebbe una corrente poetica futurista. Tra i suoi iniziatori fu Anatol Stern. Tra i maggiori sperimentalisti è Tadeusz Peiper.

vai sopra / up Poetismo ceco

Dopo la prima guerra europea del novecento, nasce la repubblica ceca. Si sviluppa una letteratura attenta alla problematica sociale. L'Associazione di cultura moderna di Devetsil, raccoglie il messaggio antiborghese del gruppo di poeti anarchici operanti all'inizio del secolo (S.K. Neumann ecc.) con attenzione per gli avvenimenti russi; dell'associazione fanno parte i poeti J. Seifert, V. Nezval, J. Horejsi, K. Biebl, J. Hora, il teorico Karel Teige, e soprattutto J. Wolker.
Nell'ambito dell'associazione di Devetsil, dalla crisi della poesia proletarista sorge il poetismo che proclama una dimensione poetica "universale". Il manifesto del movimento fu redatto a cura del critico Karel Teige, e uscì nel 1924 sulla rivista «Host». Il poetismo si richiamava al marxismo, esprimeva un entusiastico amore per la civiltà moderna. Nel movimento operarono i poeti cechi Nezval, Seifert, Biebl, Halas, V. Zavada; lo slovacco Laco Novomeskij; i registi teatrali Honzl, Frejka, Burian; i pittori Styrsky e Toyen, il musicista Jezek, i due famosi clown Voskovec e Werich, i linguisti Roman Jakobson e J. Mukarovskij.
Anima del movimento fu Teige: grazie a lui entrarono nel poetismo i fermenti delle avanguardie europee: il futurismo russo e quello italiano, il dadaismo, il cubismo. Organi del movimento furono le riviste «Pásmo» e «Re D».
Per il poetismo la poesia è una dimensione universale che si esprime attraverso la parola l'immagine la musica la danza il teatro. caratteristiche della lirica poetista furono l'esotismo, l'esaltazione del ritmo moderno, della civiltà industriale, il rifiuto di ogni trascendentalismo, l'eccentrico clima di eterna arlecchinata di sentimenti e rappresentazioni. L'evoluzione del poetismo (che era teso a un'espressione artistica svincolata da ogni schema logico e razionale) si concreta, nel 1934, nell'adesione di alcuni dei suoi protagonisti al movimento surrealista.
Lontana dal fervore delle avanguardie è l'opera di uno dei più grandi lirici europei del secolo, Vladimír Holan (1905\1980) creatore di una poesia di ardue visioni interiori e di straordinaria densità metaforica. Diverso e parallelo un poeta come Frantisek Halas. Importante anche l'opera poetica di Josej Hora, in disparte rispetto alle correnti poetiche del suo tempo.

vai sopra / up Gli altri simbolismi regionali

vai sopra / up Nel panorama del simbolismo tra le due guerre un posto occupa il simbolismo regionale albanese di F.S. Noli, L. Skendo, V. Prennuschi, L. Poradeci, E. Koliqi.
vai sopra / up Al simbolismo sono legati in Lituania due ottimi poeti come Jurgis Kazimirovic Baltrusajtis e Jonas Aistis.
vai sopra / up Più legati all'estetismo invece in Estonia il movimento raccolto attorno alla rivista «Siuru» (1917-1920), dal nome del mitico uccello del Kalevipoeg. Leader ne fu la poeta Marie Under, seguita da H. Vispanuu, J. Semper, A. Gailit.
vai sopra / up Interessante anche il caso ucraino, in cui il simbolismo che in Russia era andato calando dopo il 1910, fiorì con D. Zagul, Ja. Savcenko, e soprattutto P. Tycyna.
vai sopra / up In Bulgaria, la malinconica discrezione di N. Liliev, la lirica vibrante e ribelle di Elisaveta Bagrjana, lo stilismo raffinato di E. Pop-Dimitrov, il simbolismo di Teodor Trajanov e Dimco Debeljanov.
vai sopra / up In Romania caposcuola del simbolismo è Alexandru Macedonski, che anche tramite la sua rivista «Literatorul» (1880-1919) diede margine ai giovani poeti di farsi conoscere. Alla rivista collaborò George Bacovia e i poeti Lucian Blaga e Tudor Arghezi considerato da alcuni il maggiore poeta romeno del secolo.

vai sopra / up Ultraísmo

Nel 1919 fu fondato a Madrid da Rafael Cansinos Asséns l'ultraísmo, con cui si intendeva superare il modernismo. Le formulazioni programmatiche restarono però piuttosto incerte, anche se furono avviati contatti con le avanguardie europee, con il dadaismo e il surrealismo. Organi principali furono le riviste «Grecia» e «Ultra».
Tra i suoi seguaci si distinsero G. de Torre, J. Rivas Panedas, C.A. Comet, E. Montes, A. del Valle. A essi si aggiunsero poeti ispanoamericani come gli argentini J.L. Borges, O. Girondo; e i cileni Vicente Huidobro e Pablo Neruda.
Il periodo più fervido dell'ultraísmo fu il 1919-1923.
Influssi ultraisti si possono rintracciare anche tra i poeti della "generazione del '27", come Alberti e Lorca.

vai sopra / up Orpheu

Nel 1926 inizia in Portogallo un duro regime dittatoriale.
Nel 1915, attorno alla rivista «Orpheu» che iniziò le pubblicazioni il 26 marzo di quell'anno, si ritrovano i migliori intellettuali dell'avanguardia portoghese: Mário de Sá-Carneiro, Almada Negreiros e Fernando Pessoa, il maggior scrittore portoghese del secolo, "caso" letterario europeo per l'uso dei diversi eteronimi (Alberto Caerio, Ricardo Reis, Alvaro de Campos ecc.), ognuno con uno stile diverso.
L'esperienza della rivista si svolse all'insegna di una iconoclasta volontà di affermare nuovi valori poetici contro il dilagante saudosismo , e di diffondere un nuovo messaggio poetico. Esperienza di breve durata, tuttavia indicativa di un bisogno di altro, che fu poi composto nella più matura capacità di Pessoa di abbracciare e confrontarsi con gli ismi nazionali e europei.

vai sopra / up Fiandre e Olanda tra le due guerre

In campo poetico è da segnalare Charles Edgar du Perron. E' una generazione che segue criticamente quanto accade in Germania, offrendo poi appoggio agli emigrati tedeschi antinazisti che trovano nei Paesi Bassi la possibilità di pubblicare ancora in tedesco. Paul Van Ostaijen scopre la metropoli e il mondo della tecnica quale tema letterario. Più vicino a tematiche religiose è l'altro fiammingo Marnix Gijsen.

Contesto

Indice 1917-1939

 



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