Antoni Slonimski

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Antoni Slonimski


Nato a Varsavia nel 1895 (morto nel 1976), nel 1918 fu tra gli iniziatori del cabaret artistico Pikador, nel gruppo poetico skamander.
Ironia scetticismo e malinconia si mescolano nella sua poesia giovanile dove parnassianesimo e tendenza alla stilizzazione (Sonetti, 1918; Armonia, 1919) coesistono con spinte espressioniste e con un pungente senso quotidiano (Primavera nera, 1919; L'ora della poesia, 1923; Occhio nell'occhio, 1928).
La satira politica e di costume è al centro dei suoi drammi (La torre di babele, 1927), delle commedie (Il negro di Varsavia, 1928; Il medico senza tetto, 1934), e dei racconti fantastici (Il siluro del tempo, 1924; Le due fini del mondo, 1937).
Nelle poesie postbelliche prevalgono la riflessione moralistica, l'autoironia, la coscienza dolorosa dello scorrere del tempo: Nuovi versi (1959), 138 versi (1973).



[1997]


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