XVIII
secolo: Area russa
XVIII secolo: Area russa
Nel 1713 la capitale del regno russo è portata da Pietro
"il grande" (1672\1725), a San Pietroburgo. Per la cultura
russa è un periodo di apertura verso l'europa, soprattutto
con l'adozione dei modelli classicisti francesi: Vasilij
Tredjakovskij, Michail Lomonosov
che operò una fondamentale riforma linguistica ispirata
alla dottrina dei tre stili, Aleksandr
Sumarokov seguace di Boileau e iniziatore del dramma regolare
fondato su modelli francesi.
Caterina II (1729\1796, salita al trono nel 1762), nel primo
periodo del suo regno si atteggiò a sovrana liberale, ebbe
rapporti con gli illuministi francesi. Ricevette grande impulso
il giornalismo con Nikolaj Novikov ,
il teatro con Denis Fonvizin . La poesia
raggiunge altissimi esiti con Gravil Derzavin
nella cui opera l'influsso classicista si intreccia, con effetti
originali, con una natura splendidamente "barbarica"
e "asiatica". Fedor A. Emin
si dedica al romanzo fantastico ed esotico, e alle riviste satiriche
in cui ora sostiene l'assolutismo zarista ora difende contadini
e mercanti. E', insomma per la Russia, un periodo di crescita
contraddittorio anche nel campo letterario oltre che sociale ed
economico.
Importante anche in Russia, verso la fine del secolo, il preromanticismo .
Indice XVIII secolo
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