Lidia
Rolfi
Lidia Rolfi
(1925-1996)
Piemontese, di famiglia contadina, a diciotto
anni entrò nella Resistenza come staffetta della XV brigata Garibaldi
"Saluzzo". Arrestata nell'aprile del '44, fu deportata due mesi
dopo nel campo di sterminio di Ravensbruck. Lidia frequenta la scuola
fino al diploma magistrale ottenuto nel '43. Sono tutti gli anni
trenta. E' innamorata della patria, di Mussolini, della guerra.
Riceve il primo e ultimo ceffone dal padre quando, all'entrata in
guerra dell'Italia torna a casa dicendo "Viva la guerra". Ma poi
la guerra presenta il conto e il velo cade. Lidia diventa staffetta,
ma per poco.
La deportano, insieme ad altre 12 donne , a Ravensbruck. Sono le
prime italiane. E' un campo di lavoro, fatto costruire dai primi
deportati nel 1939. La guerra è finita, Lidia ha la fortuna di ritornare.
Nelle sue memorie il benvenuta è il colloquio col provveditore che
è lo stesso di prima della guerra eche le nega il posto perché la
circolare non parla di deportate. Il ritorno sono le allusioni dei
colleghi, le difficoltà del lavoro e le incomprensioni dell'ambiente:
la difficile ricostruzione, la continuità col passato: "I programmi
erano cambiati in fretta e furia e in fretta e furia avevano stampato
i libri di lettura. Buttati al macero "libro e moschetto, balilla
perfetto" ora le letture erano infarcite di racconti edificanti,
di bambini orfani, tristi, lavoratori, poveri, tutti buoni, tutti
generosi. Le storie dei Santi si sprecavano, i miracoli della Madonna,
le poesie sulla Madonna, i disegni della Madonna, i piloni della
Madonna riempivano le pagine. Messi alla porta gli eroici balilla
ora l'educazione dei pargoli si basava tutta su chiesa, casa, famiglia,
sulle mani callose dei contadini e dei lavoratori. Mi preoccupai
di insegnare a leggere e a scrivere senza errori"p.135 (corsivo
mio).
I libri: Lidia Beccaria Rolfi-Anna Maria
Bruzzone, "Le donne di Ravensbruck- Testimonianze di deportate politiche
italiane", Einaudi; Lidia Beccaria Rolfi, "L'esile filo della memoria.
Ravensbruck 1945: un drammatico ritorno alla libertà",1968 Einaudi;
"Il futuro spezzato. I nazisti contro i bambini", Giuntina,
Firenze, 1996, di Lidia Rolfi e Bruno Maida.
Sherazade
5: Galleria del Novecento
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