segnali dalle città invisibili
 

Giro95 Parigi val bene una messa?
Belleville e la Parigi in spiaggia

L' "evento" di quest'anno agostano a Parigi è stata "Paris plage": hanno preso un po' di sabbia, dei vasi con dei pallidi palmizi e li hanno sparsi sulla banchina del lungosenna a simulare, all'ombra dei sovrastanti Louvre e Musée d'Orsay, l'atmosfera balneare. Senza mare. Con la striscia di sabbia contesa da sedie a sdraio e file di turisti tra il perplesso e il divertito per la tenera trovata. Perché quanto poi, all'effetto pratico, si è trattato di ben misera cosa. La "grandeur" francese è stata un'intenzione cui non ha fatto seguito una decisione di mezzi e di scenografia. Paris plage è stata probabilmente una occasione mancata. Davanti al municipio di Parigi (l'Hotel de Ville), la sabbia è stata profusa con più abbondanza, e qualche bel ragazzone in torso ignudo si è potuto esibire in notturni tornei di pallavvolo per la gioia degli sguardi di ammiratori e ammiratrici.

Quest'anno, per il turista stufo dei soliti giri tra gli abusati monumenti della grandezza napoleonica e della sovrabbondanza di memorie imperiali, meta immancabile e "alternativa" è stata Belleville. Il quartiere che fu periferia, immortalato da Pennac e dai suoi eroi multietnici. "Sono di Belleville, questa parola vi spaventa! E' il quartiere maledetto! Sì, è l'inferno di Dante!" si sentiva declamare al teatro di Belleville all'indomani della Comune. Belleville fu focolaio di opposizione e terrore della borghesia parigina, la sua popolazione fu decimata dalla repressione (passò da 50 mila e 20 mila abitanti in cinque mesi), resistendo fino all'ultima barricata sotto i cannoni degli abitanti di Versailles. Nel 1900 erano gli apaches a dettare legge: giovani raggruppati in bande che si disputavano il territorio, curati nell'abbigliamento e che trattavano le donne come loro pari. Tra queste, la famosa Casco d'oro. Quartiere di sovversivi socialisti: l'urbanista Haussmann divise il quartiere in due nel tentativo di ridurre la forza compatta dei suoi abitanti che votavano tutti socialista. Oggi è un pezzo di Mediterraneo nel cuore dell'Europa occidentale: bar tipicamente arabi, putiare, drogherie con le insegne in arabo, ristoranti cinesi, e il bellissimo mercatino che si svolge lungo il bd de belleville il martedì ed è un ritrovarsi a casa - per noi che si viene dalla Sicilia -, tra i venditori arabi di frutta e verdura e di vestiario. Beh, ragazzi: questa è Europa!

 

Il Progetto
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