segnali dalle città invisibili
  Giro95 Sonika 2002
La magia Avion Travel

testo e foto di Giacomo Alessandro Fangano

 
 

Il teatro di Scarpetta, di Edoardo e il grande Totò hanno lasciato il segno nella mimica di Servillo, mentre anche la tradizione musicale napotelana, rivista e corretta, fa capolino nelle musiche della Piccola Orchestra.

Per la prima volta a Sonica, arrivano le sedie per il pubblico, e ne vale la pena. Già dalle prime note la musica ti proietta in una dimensione altra. In nome dei mille amori che in una galleria senza tempo fanno rivivere mille emozioni, anche la piazza diventa teatro.

"Innanzi tutto la buona creanza. Buona sera dalla Piccola Orchestra". E una dietro l'altra, intervallate da brevi introduzioni, in un'ora e mezza di ottima musica c'è spazio per vecchi e nuovi brani: "Scherzi d'affitto", "Ma che freddo fa", "Dormi e sogna", "L'amante improvviso", "Intermezzo", "Sentimento", "Canzone appassionata", "Sogno biondo", "Abbassando", "Aria di te", "Primo amore", "Nostromo", "Storia d'amore". Il pubblico della ne conosce ogni nota, eppure continua a stupirsi per i virtuosismi della chitarra o corre dietro un sogno nella mimica di Servillo.

L'atmosfera è magica, il pubblico canta, un coglione interrompe. Gracchia sul coro del pubblico in "Sentimento"; e la Piccola Orchestra si ritira. Il pubblico è si alza in piedi e li acclama. I musicisti sono furiosi. Sembra che abbiano detto: "La madre dei cretini è sempre incinta".

 

 
Il Progetto
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