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Mentre "nei palazzi
del potere" la giunta comunale rilasciava
interviste sulla regolarità della
selezione di Miss Italia regionale avvenuta
sabato 17 nella piazza centrale, al quarto
istituto comprensivo "Guglielmo Marconi"
prendeva via il primo campo estivo di educazione
alla legalità e alla cittadinanza
"A scuola d'estate" organizzato
insieme alla associazione Libera e patrocinato
dall'Amministrazione Provinciale. I politici
discutono e la scuola si attiva. La "Gugliemo
Marconi" ha subito negli ultimi due
anni circa una ventina tra atti vandalici
e furti con ingenti danni economici, ma
non solo: quest'anno a seguito di alcuni
atti vandalici la scuola è stata
costretta a chiudere per circa dieci giorni.La
scuola si attiva con "Sbulla la città",
una iniziativa volta alla sensibilizzazione
sui temi della legalità e della cittadinanza.
Dodici ragazzi provenienti
da varie parti d'Italia, dal 19 al 24 agosto
hanno animato il campo con giochi e laboratori,
canti e balli, attività di pulizia
e rinfresco della scuola. Numerosi
i bambini che felici hanno partecipato al
campo.
All'interno di "Sbulla la città"
è stata convocata una tavola rotonda
dal titolo:Vandalismo, bullismo, furti
nella scuole: analisi e proposte",
una ennesima richiesta di aiuto da parte
dell'istituzione scuola al Comune e agli
organi competenti per la sicurezza. Più
volte è stato infatti richiesto un
sistema di allarme che potesse proteggere
uno spazio che ripetutamente è stato
violato e danneggiato. La risposta è
sempre la solita: La mancanza di
soldi non può permetterci certe spese
Questo si è sempre sentito rispondere
il dirigente scolastico dallassessore
competente.
Durante la tavola rotonda
dove appunto vi erano presenti Il sindaco
Rossitto, il vice sindaco Guercio, lassessore
alla pubblica istruzione Narzisi, Lispettore
Laezza e il comandante dei carabinieri di
Augusta, la posizione della giunta è
cambiata, infatti con toni molto rassicuranti
è stato promesso un impegno immediato.
Emozionanti gli interventi dei bambini che
hanno raccontato lesperienza del campo.
Con parole chiare e semplici, tipiche del
linguaggio dei bambini è emerso come
certe iniziative servono, servono a dare
segnali forti, segnali che dovrebbero essere
facilmente decodificati da chi in questi
anni ha causato la desertificazione culturale
nel territorio lentinese.
La speranza rimane sempre la solita, dalle
promesse ai fatti.
La scuola e questi bambini presenti
oggi- afferma il dirigente scolastico Arnmando
Rossitto - non richiederanno favori, ma
reclameranno diritti, e se le promesse di
impegno fatte oggi non verranno mantenute,
noi denunceremo pubblicamente ciò
che avviene. Non è più tollerabile
che una scuola sia continuamente bersagliata
da raid vandalici e da furti.
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