La felicità in questo mondo

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La felicità in questo mondo

di pina la villa. Pubblicato su Girodivite, 96/2002, nella rubrica Segnali di fumo.

Il libro di David Lodge, La felicità è di questo mondo, Bompiani, 1995. E' il diario di un ultracinquantenne, uomo di successo, uno sceneggiatore di teleromanzi che cade in depressione senza motivo. Il libro non è compatto come altri di Lodge, ma alla fine trova una sua conclusione e non mancano le belle pagine di humour tipiche di Lodge, con spaccati non banali dell'Inghilterra anni cinquanta (gli anni della giovinezza del protagonista) e degli anni novanta, anni in cui è ambientato il racconto. Ci ha messo anche il filosofo Kierkegaard.

Struttura del libro. Attraverso il diario l'autore racconta il protagonista e il suo mondo. Tutto va bene, a parte la depressione in agguato, che si manifesta con uno strano dolore al ginocchio. Nella seconda parte ci sono le testimonianze degli altri (scopriamo poi che le ha scritte lo stesso protagonista un input datogli dalla psicoanalista cognitiva che lo segue da anni) attraverso le quali scopriamo che la moglie lo ha lasciato e che lui non si è comportato tanto bene in questa circostanza, che rischia di essere sostituito nel suo lavoro di sceneggiatore, che gli va male nei suoi vari tentativi di stare con nuove donne. La terza parte è dedicata alla rievocazione del suo primo amore, la quarta all'inseguimento, originale, divertente interessante, di questo suo vecchio amore, ormai una donna di 57 anni, in pellegrinaggio a Compostela. Tutto, con l'aiuto di Soren Kierkegaard, finisce bene.

Contesto

David Lodge

 


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