Leonardo Sinisgalli

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Leonardo Sinisgalli


Leonardo Sinisgalli, è nato a Montemurro [Potenza] nel 1908, morì a Roma nel 1981. Laureato in ingegneria nel 1932 a Roma, si legò d'amicizia con Ungaretti e con il pittore Scipione, si occupò a Milano di architettura e grafica, in poesia si rifà ai miti ancestrali, al "primitivismo" del sud, nelle raccolte ermetiche ante-guerra di Cuore (1927), 18 poesie (1936), Campi Elisi (1939).
Nel dopoguerra Sinisgalli tornato a Roma ha fondato e diretto la rivista «Civiltà delle macchine» (1953-59). La sua poesia, dopo gli inizi ermetici, ha assunto un ritmo più disteso ne I nuovi Campi Elisi (1947), e toni di asciutta elegia, qua e là contratta in secchi giri epigrammatici che non cancellano le cadenze favolose dell'immaginazione lirica: La vigna vecchia (1952), L'età della luna (1962), Il passero e il lebbroso (1970), Mosche in bottiglia (1975), Dimenticatoio (1978). E' stato autore di notevoli prose di memoria raccolte in Fiori pari, fiori dispari (1945) e Belliboschi (1948) il cui motivo ricorrente è il conflitto tra inquietudine esistenziale e ricerca fiduciosa degli strumenti della ragione. E di prose come Furor mathematicus (1944) e Horror vacui (1945) in cui è l'interesse di S. per la cultura scientifica.



[1997]


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