Maria
Luisa Berneri
Maria Luisa Berneri
Nata ad Arezzo il primo marzo del 1918, ad appena
otto anni era fuggita con la famiglia alle persecuzioni fasciste
a Parigi (era figlia dell'anarchico Berneri ucciso in Spagna su
istigazione di Togliatti). Dal 1937 al 1949, vive a Londra col compagno
Vernon Richards. In una foto appare il suo bel viso chiaro, i capelli
castani e morbidi, la bocca carnosa e gli occhi infantili, ardenti.
Muore nel 1949, a Londra.
Scrive "Viaggio attraverso utopia", edizione a cura
del Movimento Anarchico Italiano, Carrara, 1981. Prima edizione,
in inglese, nel '50. Il libro inizia con "La nostra è un'epoca di
compromessi, di mezze misure, di male minore. I visionari vengono
derisi o disprezzati e gli uomini pratici governano la nostra vita.
Non cerchiamo più soluzioni radicali ai mali della società, ma miglioramenti…"
E lei quindi ripercorre nel libro tutte le utopie di cui è conoscenza,
da Platone a Johann Valentin Andreas che inventò nel 1619 la città
di Christianopolis, all'abbazia di Telème di Rabelais, a Foigny,
al libro di Eugene Richter "Immagini del futuro socialista". Nella
convinzione che il progresso dipende dal "grado di differenziazione
all'interno di una società", dalla sua capacità di rafforzare la
forza e la vita e la gioia dell'io.
Mumford dirà che quello della Berneri è lo studio
più esauriente di "quella terra ideale".
(Notizie e citazioni da La Repubblica, 4 giugno 1998,
Geminello Alvi, rubrica "Libri fuori corso")
Sherazade
5: Galleria del Novecento
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