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Cinema/Visioni
Notte degli Oscar 2003…ma dov’è Pinocchio?!? |
Eccovi
le nominations delle ambitissime statuette. Pinocchio
bocciato |
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di
Luca Salici |
Sono
arrivate come ogni anno puntuali le nominations
dell’Academy Awards 2003 in programma a
Los Angeles il prossimo 23 marzo. Di solito basta
vedere le nominations dei golden globes per capire
quali saranno i film candidati e favoriti agli
oscar. Infatti arriva la conferma che il film
che più aveva impressionato un paio di
settimane fa “Chicago”, si presenta
come il favorito in assoluto nella notte delle
stelle di quest’anno. Il musical diretto
da Rob Marshall si è guadagnato tutte le
candidature più importanti: miglior film,
miglior regista, migliore attrice protagonista,
migliori attori non protagonisti. Da notare il
rispolvero da parte di Hollywood del genere musical
cinematografico dovuto principalmente al successo
di “Moulin Rouge” l'anno scorso. “Chicago”,
con tredici nominations, si è fermato ad
un passo dal record assoluto (detenuto da “Titanic”
e “Eva contro Eva”, che ne ottennero
14), raggiungendo il terzetto costituito da “Via
col vento”, “Forrest Gump” e
“Shakespeare in love”. Tornando alla
notte degli oscar, seguono “Gangs of New
York” con dieci nominations, “The
hours” con nove e “Il pianista”
con sette, mentre “Il signore degli anelli:
le due torri”, “Frida” ed “Era
mio padre” sono appaiati a quota sei.
Per quanto riguarda le nominations più
importanti, sarà una bella lotta per il
miglior regista in cui si sfideranno Rob Marshall
per “Chicago”, Martin Scorsese per
“Gangs of New York”, Roman Polanski
per "Il Pianista”, Stephen Dadry per
“The Hours” e Pedro Almodovar con
il suo “Parlami di lei”. Favorito
su tutti, secondo le ultime indiscrezioni, sembra
essere Martin Scorsese.
Per il miglior attore la gara è tra Jack
Nicolson “About Schmidt”, Michael
Caine per il suo ruolo in “A Quiet American”,
Daniel Day-Lewis protagonista di “Gangs
of New York”, Adrien Brody per “El
crimen del padre amaro” e Nicholas Cage
per “Hero”. Super favorito sembra
il buon vecchio Jack, che è stato capace
di emozionare l'america con la sua interpretazione.
Per la migliore attrice, si contenderanno la statuetta
Nicole Kidman per la sua interpretazione in “The
Hours”, Diane Lane per “Unfaithful”,
Julianne Morre “The Hours”, Salma
Hayek “Frida” e Renée Zellweger
in “Chicago”. Anche in questa categoria
c'è una superfavorita, ovvero la Kidman,
che si è vista sfuggire il premio l'anno
scorso, e che ha convinto nel ruolo della scrittice
Virginia Wolf.
Tornando ai fatti di casa Italia, nelle nominations
dell'oscar si nota l'assenza del Pinocchio di
Benigni, film che era stato designato per gli
oscar nella speranza di racimolare qualche statuetta.
Ma purtroppo l'unica statuetta che può
ottenere è quella delle golden raspberry,
ovvero delle pernacchie d'oro, cioè dei
film più brutti della stagione. Scelto
per rappresentare l'Italia agli oscar, il film
di Benigni è stato stroncato sonoramente
da tutte le testate giornalistiche americane,
c’è chi lo ha definito una vera e
propria tortura, e chi non ha capito quale sia
stato il passo che ha portato il regista da un
grande film quale "La vita è bella"
a una rappresentazione così scialba di
"Pinocchio". Ulteriori conferme sono
arrivate dall'esiguo incasso americano del film,
solo 3.500.000 di euro incassati contro kolossal
che hanno incassato nello stesso periodo quasi
100 volte tanto (vedi "il signore degli anelli
- le due torri"). La colpa di tale flop secondo
la Miramax, che ha distribuito il film in Usa,
è attribuibile al pessimo doppiaggio, al
taglio di 8 minuti, alla campagna di feroce critica
da parte dei mass media statunitensi, oltre che
alla scarsa propensione ad accettare tale personaggio
da parte del particolare pubblico americano. Personalmente
penso che il film di Benigni avesse delle pecche
evidenti, principalmente perché non aveva
un target ben definito di utenti a cui si rivolgeva
e poi perché non riusciva a trattare egregiamente
la molto ampia favola di Pinocchio in solo due
ore, ma tuttavia nascondeva tali mancanze con
una buona e a tratti divertente interpretazione
di Pinocchio-Benigni, soprattutto nella voce e
nella mimica facciale. Dal pubblico italiano il
film è stato premiato con ben 34milioni
di euro di incasso, che sommati ai 3emezzo americani,
non riescono a coprire le spese sostenute per
la realizzazione del film. Comunque la Miramax
sta pensando di distribuire una nuova versione
non doppiata in America (in maniera da rendere
giustizia alla dialettica di Benigni), e sta iniziando
a distribuire il film in Europa (Francia ed Inghilterra
su tutte). In conclusione, forse era meglio che
Benigni pensasse meno in grande, magari non avere
la presunzione di sbaragliare la concorrenza agli
oscar con questo film che non rappresenta né
il suo grandissimo genio creativo né l'Italia
in generale. Infine, speriamo di vedere al più
presto riconosciuto a livello mondiale il valore
del cinema italiano, magari già dall’anno
prossimo…
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