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Girocittà
Catania / L'articolo 21. Liberi di... |
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"Siamo
indignati perché Catania si è affrettata a intitolare
una strada al gerarca fascista che organizzò l'omicidio
dei fratelli Rosselli ma non si è preoccupata di dedicare
alcuna via alla memoria di giovani concittadini come Graziella
Giuffrida e Beppe Montana... |
comunicato
stampa a cura di Pino Finocchiaro |
"Siamo
indignati perché Catania si è affrettata a intitolare
una strada al gerarca fascista che organizzò l'omicidio
dei fratelli Rosselli ma non si è preoccupata di dedicare
alcuna via alla memoria di giovani concittadini come Graziella
Giuffrida e Beppe Montana morti eroicamente nella guerra partigiana,
l'una, nella guerra alla mafia, l'altro. Questo vuoto nella
memoria collettiva ci impone di ricordare che la lotta antifascista
e la guerra alla mafia continuano".
Pino Finocchiaro, cronista siciliano che è tra i fondatori
con Beppe Giulietti, Federico Orlando, Ugo Gregoretti e altri
comunicatori italiani dell'associazione "Articolo 21.Liberi
di" è intervenuto così nell'aula del consiglio
comunale dove sono state consegnate le cinquemila firme dei
movimenti e partiti democratici catanesi contro la decisione
dell'amministrazione comunale di intitolare tre strade ad
altrettanti politici fascisti.
Il plico con le firme è stato consegnato all'assessore
Filippo Grasso dal presidente dell'ANPI, Carmelo Mio. Il rappresentante
dei partigiani catanesi ha sottolineato che molte delle firme
sono di giovani. Quegli stessi giovani che in piazza Università
hanno parlato di "strade della vergogna". Perché,
hanno aggiunto i più anziani, "Poco importa che
si tratti di una strada di cento metri. Un assassino resta
sempre un assassino".
Insomma " Dedicare una strada a chi come l'ambasciatore
Filippo Anfuso fece da tramite per l'uccisione dei fratelli
Rosselli è grave comunque. A un assassino non si dedica
neppure un metro di strada. I giovani devono capire la differenza".
Per Articolo 21 "questo revisionismo toponomastico tocca
tutta l'Italia ed è come se il Polo volesse rimuovere
a Benevento come a Cinisi la memoria degli eroi dell'antifascismo
come Matteotti o dell'antimafia come Peppino Impastato “
ha detto ancora Pino Finocchiaro “ e tutto questo non
ci sta bene.
"Articolo 21 “ ha aggiunto Finocchiaro “
lotta per la libertà di espressione sancita dalla Costituzione.
Che è anche libertà di rammentare. Perché
Catania si ostina a dimenticare il commissario Beppe Montana?
Giovane vittima a Palermo della lotta alla mafia quando la
lotta alla mafia era solo sacrificio. Perché dimentica
l'eroismo di una maestrina catanese morta ventenne battendosi
contro il nazismo?
"Dimentica forse il sindaco Scapagnini di essere stato
in questa stessa aula assessore di un partito che si definiva
socialista?".
"Il Psi diede alla Repubblica un presidente socialista
e partigiano che si chiamava Pertini “ ha detto poi
Finocchiaro “ quei valori antifascisti per Scapagnini
non valgono più?
"Bene, per noi valgono ancora e fanno la differenza.
Perché nazismo e fascismo non sono valori ma follie
da combattere. Non sono esempi da seguire ma da contrastare.
Sulla democrazia e sulle libertà non si tratta, noi
tiriamo dritto, per i diritti".
Associazione nazionale
Palazzo Marini “ Via del Tritone, 17 “ 00186 Roma
Tel. 06/67.60.2250 Fax 06/67.60.9651
Sito: www.articolo21liberidi.org
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