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Giro91
Tribeart
Dal futurismo all'astrattismo
di vanessa viscogliosi
Il
professor Enrico Crispolti, grande conoscitore
del movimento futurista, cui ha dedicato mostre
eccezionali, tra cui quella allestita lo scorso
anno nel Palazzo delle Esposizioni, torna a dedicarsi
al "momento artistico" preferito con
una nuova esposizione, Dal Futurismo all'Astrattismo.
Un percorso d'avanguardia nell'arte italiana del
primo Novecento, con la collaborazione di Marco
Tonelli. La mostra, organizzata presso le sale
del Museo del Corso, si concluderà il prossimo
7 luglio.
Come fa intendere l'esaustivo titolo, il percorso
espositivo ricostruisce le vicende artistiche
del Bel Paese del primo Novecento, proponendo
le molteplici proposte non figurative dagli anni
Dieci agli anni Cinquanta del secolo passato,
ovvero dal Futurismo all'Astrattismo.
Il Futurismo nasce ufficialmente nel 1909, con
la pubblicazione del Manifesto del movimento,
a opera del letterato e teorico Filippo Tommaso
Marinetti. È il primo movimento d'avanguardia
italiano, destinato a rompere l'isolamento provinciale
della nostra cultura. Un movimento aperto alle
nuove sperimentazioni: saranno infatti Boccioni,
Balla e Severini (gli artisti firmatari, assieme
a Carrà e Russolo, del Manifesto della
pittura futurista del 1910) a rivolgersi a soluzioni
espressive orientate al non figurativo. "Gli
artisti italiani", ha spiegato Crispolti
"erano arrivati all'astrattismo perseguendo
un approccio emotivo alla realtà..".
Ottanta le opere, tra dipinti e sculture, in mostra.
Il percorso prende avvio con le sezioni dedicate
al Futurismo, illustrando per mezzo delle pitture
di Depero, Dottori e Evola, come l'astrazione
si faccia più libera nei secondi anni '10.
A partire infatti dal 1915 il movimento futurista
attraversa una fase che può denominarsi
"sintetica": la resa simultanea dei
processi dinamici è portata ad un grado
maggiore di astrazione. Gli stessi artisti si
definiranno poi "astrattisti futuristi"...
"Negli anni '30 si arriva alla seconda stagione
"problematica" dell'arte italiana",
ha detto Crispolti, quella del Concretismo, che
si sviluppa soprattutto al Nord ed ha Milano per
capitale. Con Licini, Soldati, Magnelli prende
il via una ricerca astratta razionale, geometrica,
matematica ed anti espressiva, che accantona la
realtà.
Il movimento Forma 1, in vita dal 1947 al 1951,
a cui presero parte artisti come Accardi, Consagra,
Turcato e altri, farà dell'arte astratta,
dell'avanguardia e dell'impegno politico la sua
bandiera.
Con l'Informale degli anni '50 si giunge ad una
sorta di atteggiamento di esasperazione umana
del dramma dell'esistenza: si pensi ai sacchi
lacerati di Burri o alla creta metafora del proprio
corpo di Leoncillo.
Tutte le diverse indagini artistiche italiane
del primo Novecento, a partire dal Futurismo,
in un modo o nell'altro, sono dominate dalle tendenze
di quella che comunemente viene detta "arte
astratta".
Notizie utili
Museo del Corso
Via del Corso, 320 - Roma
¹ tutti i giorni: 10-20; lunedì chiuso
( 06 6786209
€ intero 7.5; ridotto 5
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