Questo
pomeriggio il sistema organizzativo del forum sociale é
collassato: moderatori dei dibattiti che non si trovavano,
traduttori simultanei volatilizzati, sale piccole strapiene
e sali grandi vuote...
Il seminario su Globalizzazione e Comunicazione, con Ignacio
Ramonet, direttore di Le Monde Diplomatique, Michel Albert,
e il brasiliano Mino Carta, era affollatissimo, e in effetti
valeva la pena. Ascoltare Ramonet é molto piacevole,
in virtú della sua chiarezza e luciditá di
pensiero.
Ramonet há ragionato sulle strette connessioni tra
il veloce sviluppo della comunicazione, soprattutto grazie
a internet, e i processi fdi globalizzazione, sugli effetti
della rivoluzione digitale sulle nostre forme di comunicazione,
e a dato a noi italiani anche l'onore della citazione, prendendo
Berlusconi come esempio di "crimine eclatante"
della comunicazione globalizzata. Aveva il potere mediatico,
il controllo della pubblicitá, i periodici, le televisioni,
e di conseguenza ha ottenuto il governo.
Ramonet há criticato le nuove regole della comunicazione
che esigono l'immediatezza, il fare vedere, il dimostrare
di sapere essere in un posto subito, piuttosto che capire
e fare capire agli altri quello che succede.
Infine há toccato il tema della censura. Non si censura
piú sopprimendo ma aumentando in maniera esponenziale
l'informazione, tavolgendo e asfissiando le persone con
l'informazione.
Certo, pensando a quello che é successo a Genova
al centro stampa, dove piú che asfissiare l'informazione
il "potere"avrebbero avuto piacere di asfissiare
le persone e gli avvocati, é difficile condividere
questa affermazione, ma nessuno dal pubblico ha potuto ribattere,
dal momento che non hanno fatto fare domande visti gli innumerevoli
problemi organizzativi.
In uno degli interventi, Mino Carta ha parlato della censura
in Brasile e nel descrivere "o globo", il principale
quotidiano brasiliano, sembrava che parlasse de "La
Sicilia" (la stampa si inchina al potere perché
é uno degli strumenti del potere, il giornalista
confonde il proprietario del giornale co il padrone dei
suoi destini ecc.).
L'incontro si é concluso con la proposta concreta
di costutuire un osservatorio della stampa internazionale,
per sorvegliare la stampa brasiliana nel periodo delle elezioni
presidenziali, e la proposta é stata accolta.
Oggi c'é stata un'altra riunione della
delegazione italiana ma non mi pare che sia successo niente
di nuovo., mentre la sera c'é stata la festa del
PT com l'intervento di Lula.
Domani c'é il seminario sui movimenti
sociali, coordinato da Vittorio Agnoletto e con la partecipazione
di Naomi Klein. Per l'Arci ci andrá Raffaella e chi
altro vuole, io invece andró al seminario"La
faccia sporca del pianeta" promosso da Attac sul riciclaggio
del denaro e sulle economie illegali.