Autore: Naom Chomsky
Titolo: 11 Settembre: Le ragioni di chi?
casa editrice: Marco Tropea Editore, L. 16000
Il mattino del 12 settembre i quotidiani
del mondo intero titolano in tutte le lingue: "Attacco
all'America". Un messaggio la cui forza sconvolgente
non è dovuta soltanto all'entità della sciagura,
ma anche alla novità assoluta dell'attentato al World
Trade Center e al Pentagono. L'evento si presta a molteplici
interpretazioni, e soprattutto ci pone tante domande sul
futuro degli equilibri internazionali, della vita civile
e della pace: giornalisti
di tutto il mondo hanno voluto interpellare uno degli intellettuali
militanti più ascoltati negli ultimi anni. Un americano.
Una voce contro.
Questo libro raccoglie gli interventi di Noam Chomsky nel
mese successivo a
quel martedì. Si può vincere il terrorismo?
Chi è il nemico che ha lanciato l'attacco? Per quali
torti sarebbero stati puniti gli Stati Uniti? In che misura
l'attentato ha a che fare con la globalizzazione economica?
È
possibile un dialogo fra Islam e Occidente? A queste e molte
altre domande
l'autore risponde scansando le interpretazioni troppo semplicistiche
che
sono state avanzate, su fronti opposti, nelle stesse settimane.
Chomsky, a
caldo, propone una visione complessa dei rapporti fra America,
Europa e
Oriente, ricordandoci eventi del passato recente di cui
avevamo perduto la
memoria: da Kabul, 1979, a Beirut, 1985, da Baghdad, 1991,
ad Al Shifa
(Sudan), 1998; dalla tragedia del popolo curdo all'attacco
statunitense al
Nicaragua. L'America è davvero il nemico del terrorismo?
"Non c'è nessuna giustificazione
possibile a crimini come quello dell'11
settembre, ma possiamo considerare gli Stati Uniti vittima
innocente solo se
prendiamo la strada più comoda, e ignoriamo completamente
le loro azioni
pregresse e quelle dei loro alleati."