articolo
d'archivio di Girodivite mensile delle città invisibili |
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Girodivite - n° 57
/ ottobre 1999 - Politica
Girobufale 1999
La redazione di Girodivite ha avuto molti dubbi al riguardo. Sulla
faccenda in sé non abbiamo mai avuto dubbi. Una bufala è
una bufala. Crediamo non ci sia giornalista in Italia che non sia convinto
della bufalità del caso. Ma è anche vero che i giornali
debbono vendere e l'anticomunismo in Italia si vende ancora molto.
In realtà, a leggere i titoli delle prime pagine dei giornali
di questi giorni sembra di leggere titoli e giornali degli anni Cinquanta
e Sessanta. Ma allora si era in pieno maccartismo. Oggi "non si
capisce".
"Guarda, documenti di questo tipo noi non li prendiamo neppure
in considerazione" mi dice un giovane ma valente storico. In effetti,
anche dal punto di vista storico si tratta di documenti di nessuna attendibilità.
Qualche anno fa il mondo dei rotocalchi europei fu "interessato"
dal caso dei "diari di Hitler". Ma allora, perché tanto
séguito?
Che in Italia si stia giocando una lotta all'ultimo sangue, su questo
non abbiamo dubbi. La posta in gioco è chi debba "guidare"
la "modernizzazione". Perché poi sulle caratteristiche
di questa "modernizzazione", a chi debbono andare le risorse,
chi debba continuare a stare a galla e chi debba andare sotto, su queste
cose i giocatori sono d'accordo. Ma si sa, la torta è piccola,
e ognuno vuole la sua fetta. Il gruppo dei giocatori, anche se ristretto
è più numeroso dei posti disponibili. I poverini debbono
fare i conti con la restrizione delle risorse e la flessibilità
ovvero la disoccupazione nel mondo del lavoro dei politici di professione.
I dubbi della redazione andavano in altra direzione. Pubblicare il
testo della bufala a che serve? Non facciamo anche noi il gioco di partecipare
al polverone sollevato per nascondere la realtà della posta in
gioco (e la realtà della situazione politica e sociale reale)?
E' anche vero tuttavia che non basta dire: "è una bufala".
Facciamo parte di quella strana tipologia di persone che prima di dire
una cosa cercano (per quanto è possibile) di documentarsi. Può
dire "è una bufala" chi quel documento l'ha letto.
Per questo ci siamo risolti a mettere a disposizione il "documento"
(che documento non è: il termine di "documento" è
cosa seria che le pagine diffuse non meritano).
Documento di una breve stagione della vita politica italica, tra un
singulto di finanziaria e l'altra, nella guerra dei dossier che, in
politica, è tra le cose più sporche che si possa fare.
Il lettore troverà dunque nel nostro Dossier Bufale 1999 oltre
a questo nostro intervento (Girodivite è solo in piccolissimo
gruppo, non crediamo che a qualcuno possa fregare niente di quello che
pensiamo noi, non certamente i potenti che si scrivono i dossier come
gli innamorati lettere d'amore), un intervento che riteniamo molto giusto
di Luigi Pintor, apparso su "il Manifesto" il 13 ottobre,
che qui riprendiamo perché un quotidiano a "tempo di vita
media" un giorno e poi le cose che pubblica rischiano di essere
dimenticate (e noi non vogliamo dimenticare, vorremmo che i nostri lettori
non dimentichino...), e il testo delle schede così come è
stato diffuso dall'Agenzia stampa ANSA italiana, nel suo prezioso sito
web.
Released online: October, 1999

******July,
2000
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