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Girodivite - n° 57
/ ottobre 1999 - Università, Lavoro
Dai COBAS Università di Torino
testo del volantino diffuso via internet dal Comitato COBAS Università
di Torino
Testo del volantino che il Cobas Università di Torino distribuirà
lunedì 11 ottobre all'assemblea indetta da cisl e uil-pa con ordine
del giorno: orario di servizio contratto c. nazionale salario accessorio
COMUNICATO COBAS UNIVERSITA’
Ancora una volta si stanno prendendo decisioni importanti come quelle
sull’orario di servizio contenute nel nuovo regolamento assenze/presenze,
senza che nessuna delle Organizzazioni Sindacali Confederali faccia
il minimo tentativo di informare i lavoratori. Confrontato con il regolamento
del ‘96 non ci sono elementi così nuovi da far gridare vittoria come
il volantino della CGIL (firmataria nella sua componente RSU insieme
a Cisal e CSA del documento del 17/09/99) a meno che ....non si intenda
festeggiare come una grande conquista l’art. 1 [L’orario di servizio
degli uffici viene articolato dai responsabili di ciascuna struttura
nell’ambito di tipologie di orario concordate in sede negoziale per
le diverse strutture (area-dipartimento-facoltà-biblioteche-centri e
poli) nell’ambito della fascia oraria che va dalle ore 7 alle ore 20,
in maniera tale da assicurare il servizio anche nelle ore pomeridiane]
Il COBAS UNIVERSITA’ crede che questa sia una vera deregolamentazione
dell’orario che potrà essere usata per mettere in “mobilità forzata”
il personale, magari come in FIAT, lavoratrici madri, lavoratori troppo
politicizzati o semplicemente non graditi a tale preside o tale direttore.
Dopo quasi un anno dalla elezione dei rapporti RSU non è stata fatta
ancora un’assemblea, eppure in questi mesi si sono trattati temi importanti
come il salario accessorio (del quale l’amministrazione intende rivedere
i criteri a 3 mesi dalla scadenza), la R.I.A., l’accordo del personale
convenzionato, per non parlare di piccoli fatterelli occorsi nel mondo
come la guerra nel Kosovo. Approfittando del distacco vero o presunto
dei lavoratori dalla politica e dall’esercizio dei propri diritti, le
organizzazioni sindacali amministrano la loro delega cercando di proteggere
gli interessi particolari di singoli gruppi o gli interessi politici
delle confederazioni ben rappresentati dall’intervento energico delle
segreterie territoriali quando si discutono “temi scottanti” (vedi accordo
salario accessorio convenzionati). Le RSU intese come rappresentanze
unitarie dei lavoratori ne escono divise, già in partenza lottizzate
(vedi regolamento nazionale delle RSU). La controparte non può che approfittare
di questa debolezza. Nel clima generale di frustrazione abbiamo cercato,
contando solo sulle nostre forze e su quelle di chi ancora non si arrende
alla logica della concertazione, di promuovere iniziative concrete come
il ricorso al Tar sulla R.I.A. o le iniziative durante la guerra del
Kosovo fino allo sciopero, abbiamo ridato voce a chi non ricordava di
averla, e abbiamo pagato la deregulation in nome della flessibilità
e mobilità con la messa a disposizione di tre nostri compagni. L’esigenza
che sentiamo di ricostruire un movimento dei lavoratori dal basso ci
ha portati a presentarci alle elezioni RSU, ma oggi pensiamo, dopo l’esperienza
fatta in questi anni, che il nostro posto non sia attorno ad un tavolo
a firmare (o non firmare) accordi, ma tra i nostri compagni di lavoro
a stimolare la discussione, a cercare di dare una scrollatina al concetto
di delega che decenni di politica sindacale hanno radicato ovunque e
all’Università forse più che altrove. Il COBAS UNIVERSITA’ ha deciso
di dimettersi dalle RSU perché in realtà quelle che vengono definite
trattative mascherano accordi paralleli di clientele sindacali con l’Amministrazione.
Il COBAS interverrà sul piano sindacale quando i lavoratori sceglieranno
la via della lotta (assemblee, scioperi, manifestazioni)
Cicl. in proprio Via Verdi 8 To
Released online: October, 1999

******July,
2000
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