articolo
d'archivio di Girodivite mensile delle città invisibili |
***** ***
Diario di mezza estate
di Ezio La Renda
Ci capita. Di partecipare a un convegno su lavoro e informazione,
e di trovare che i rappresentanti dell'Informazione Unica a Catania
hanno deciso di non andare. Perché c'era Claudio Fava, hanno detto i
giornalisti de "La Sicilia". Il gruppo di Ciancio possiede
Teletna e Telecolor, il quotidiano catanese è largamente egemone: da
chi altri i cittadini di Catania potranno mai sapere di questo incontro,
che invece è stato interessantissimo. Perché all'incontro non c'era
solo Fava, ma c'erano soprattutto dei lavoratori, tanti, in rappresentanza
di decine di situazioni. Le chiamano "situazioni di crisi"
con linguaggio carognesco, per dire invece di intere famiglie dismesse,
lasciate senza lavoro: erano i lavoratori dell'Itin, quelli delle Acciaierie
Megara, gli "articolisti", i lavoratori della Circumetnea,
il Popolo dei Cancelli (su "Il Manifesto" è apparso un breve
pezzo di Erri De Luca sui nostri compagni catanesi, bellissimo, pieno
di verità e amore). Un incontro in cui non ci si lamentava, non si sono
dette parole vuote né si sono ripetuti slogan. Un incontro civilissimo,
che l'informazione malata ha snobbato.
Ci capita. Di andare alla marcia organizzata da Manitesi contro lo sfruttamento
dei bambini, che quest'anno è partita proprio da Catania. E leggiamo
un documento scritto da un gruppo nettamente "di parte" come
Rifondazione Comunista. Ricorda i bambini utilizzati a Bronte per produrre
a basso costo. E dà il resoconto di una breve indagine sul miracolo
economico dei pub di Catania. Parla di chi lavora in questi pub, tutti
senza paga sindacale né senza diritti, tutti "in nero" e con
ritmi di lavoro che diventano sempre più frenetici e disumani. "Nella
nostra città, dietro la facciata del centro, con le vetrine e i pub,
crescono nuove povertà e peggiorano le condizioni di vita, di giovani
e meno giovani, in centro come in periferia", scrivono i Giovani
comunisti.
Ci capita. Di vivere in una orgogliosa città metropolitana che ha tante
aspirazioni e che spesso preferisce non vedere e non sentire. Ci sono
ambienti in cui pronunciare la parola lavoro e lavoratore equivale a
dire una parolaccia: "dio, che sono queste cose antiche, vecchie.
Siamo nel Duemila, ormai!". Appunto.
Released: August, 1998
******July,
2000
|
|
|
|