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La notte dei poeti
Incontro con Toto Roccuzzo -, di Pina La Villa
"La notte dei poeti" è una manifestazione giunta quest'anno
alla sua seconda edizione. Il fascino del titolo viene confermato, l'ultima
domenica di giugno, a Mascalucia, nel patio di un'antica casa di villeggiatura
già appartenuta ai Rapisardi di Sant'Antonio e, dal 1979, proprietà
della famiglia Roccuzzo. E' un incontro fra poeti provenienti da diverse
parti della Sicilia, all'insegna del piacere dello stare insieme, nel
cerchio magico creato dalla bellezza del luogo e della parola poetica.
Merito soprattutto dell'animatore della serata, nonché organizzatore
e singolare mecenate, il giornalista Toto Roccuzzo (scrive sul "Diario"
di Deaglio, e su altre riviste, articoli sulla Sicilia, ma anche inchieste
e reportages dall'estero) che, con grande naturalezza, è riuscito a
collegare i vari momenti della serata dando il giusto e semplice risalto
alle poesie lette e ai loro autori, senza affettazione, senza mondanità,
senza prendersi troppo sul serio, ma esprimendo un amore autentico e
un autentico apprezzamento per la poesia. Non si tratta di un premio
letterario "il vero premio era stare qui insieme" mi dice
quando ci incontriamo di nuovo nella casa di Mascalucia, il giorno dopo
"La notte dei poeti", nell'unico rifugio di un pomeriggio
di fuoco: la biblioteca, esattamente come doveva apparire ai viaggiatori
ospiti della casa fin dalla fine del Settecento. L'intervista è la storia
della nascita di questa iniziativa, che diventa però anche la storia
del rapporto difficile fra Catania e una parte dei suoi intellettuali,
fra Catania e quelli che avrebbero voluto cambiarla ma non ce l'hanno
fatta, che sono andati via e poi sono ritornati, e poi ancora via, che
ancora non credono che ci sia spazio per un cambiamento, che cercano
ancora spazi quasi di resistenza (l'impegno culturale), con la sensazione,
forse, intimamente, di perseverare nei loro errori, ma consapevoli che
è l'unica strada che conoscono, l'unico spazio che è possibile, e quindi
doveroso, praticare . In Sicilia "in ogni paese può non esserci
la libreria, può non esserci neanche la cartolibreria,[
] però
esiste il poeta: il poeta, i poeti [
]. In Sicilia la poesia è
una cosa viva, talmente viva che appena la cerchi, la trovi."
L'idea nasce dall'incontro, qualche anno fa, fra Toto Roccuzzo, giornalista
quarantenne, della generazione della fuga, del gruppo che aveva lavorato
con Pippo Fava, che lascia Catania agli inizi degli anni ottanta, per
tornare, non definitivamente, agli inizi degli anni novanta, e Biagio
Guarnera, poeta trentenne, della generazione di chi non vuole più neanche
partire ( "per andare dove?" osserva Toto. "Qui ogni
partenza impoverisce ancora di più il territorio, visto che la massa
degli indifferenti rimane sempre quella che è, anzi aumenta, queste
partenze permettono alle minoranze che delinquono di andare al governo,
perché quelli che partono sono quelli che non ce la fanno e siccome
non ce la fanno sono quelli che dovrebbero partecipare alla cosa pubblica
". Si infervora, Toto, quando non parliamo della poesia, della
musica, della lettura, quando il discorso va a finire, e ci finisce
spesso, su Catania, i suoi giovani "sgomenti", la mafia, l'ambiente
degradato. Come Biagio Guarnera, altri, artisti di talento, fotografi,
musicisti
).
Ci avevano provato prima con Taormina, pensavano ad una sorta di mille
e una notte con immagini, poesia, musica
Poi "le cose sono
cambiate, Taormina arte è stata inquisita, non ci hanno permesso di
lavorare". L'idea è stata ripresa tra il '95 e il '96, scelto il
luogo e avviata la fase organizzativa attraverso i contatti con i poeti
Sebastiano Burgaretta e Nino de Vita, l'editore, e poeta, Angelo Scandurra,
Carlo Muscetta, "intellettuale generosissimo"(è stato docente
di Letteratura italiana all'Università di Catania, saggista, poeta,
scrittore, critico, costante punto di riferimento di generazioni di
intellettuali a Catania), Nino Recupero, docente di Storia a Torino
ma protagonista della vita politica e culturale catanese fin dagli anni
sessanta. "La notte dei poeti" del '97 avviò collaborazioni,
fece incontrare poeti, artisti e intellettuali. "e' scattato un
meccanismo di circolazione di energie, molto forti, l'anno scorso"
Ed è diventato un appuntamento, che continuerà fino a quando riuscirà
ad essere soprattutto incontro, eco che risuona fino all'anno dopo.
Se no potrò "con molta umiltà dire: ragazzi io ci ho provato, è
venuta bene due volte, la terza volta non mi è piaciuta, non la facciamo".
L'anno scorso e quest'anno è andata molto bene, il metro di valutazione
è l'emozione, il corto circuito che si innesca in alcuni momenti, quest'anno
anche con la musica e la danza. "Da amante della poesia e letterato
quale io mi sento e credo di essere, quindi anche intellettuale, la
mia idea è quella di portare nei prossimi anni poeti mediterranei, poeti
di altre nazioni". Ci sono proprio tutti i presupposti perché la
"Notte dei poeti" diventi un appuntamento sempre più affascinante.
Released: August, 1998

******July,
2000
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