articolo
d'archivio di Girodivite mensile delle città invisibili |
***** ***
Terre(in)moto
di Giuseppe Marziano
Il 13 dicembre 1990 all'1:24, un terremoto con epicentro a est
di Augusta, intensità del VII grado della scala Mercalli, interessò
la Sicilia sud-orientale per una durata di 45 secondi. Dodici morti,
soprattutto a Carlentini. Il "terremoto di santa Lucia".
Chi quella notte ha vissuto le drammatiche ore in cui si susseguivano
le notizie del sisma e delle dodici vittime certamente ricorderà. A
sette anni di distanza dall'evento che scosse tutta la Sicilia sud-orientale,
l'argomento terremoto torna di attualità. Il 16 settembre 1997 con epicentro
in Umbria una scossa sismica di grossa entità ha stravolto le popolazioni
della zona umbro-marchigiana.
I modi con cui si verificano i terremoti purtroppo sono sempre attivi.
Il sisma, come quello che ha colpito la Sicilia sud-orientale e le zone
umbro-marchigiane, è di origine tettonica. La crosta terrestre suddivisa
in grosse zolle che spingono l'una contro l'altra provocando appunti
i sismi. Ma da cosa sono provocati i sismi? Le zolle spingono l'una
contro l'altra, ma i terreni su cui spingono sono di natura diversa,
e anche quelli attraversate dalle onde sismiche sono diversi da luogo
a luogo. Immaginiamo di spingere un muro di sabbia: esso si sbriciola.
Se immaginiamo invece un muro di roccia, spingendo noi non lo spostiamo,
ma l'energia della nostra spinta si accumula comunque fino a quando
o il muro di roccia si sposta o si sgretola, oppure ci spostiamo o sgretoliamo
noi. In quell'attimo avviene il sisma. Di qui l'impossibilità di poter
prevedere quando la spinta eccede quella che può essere sorretta. Le
faglie, cioè i punti di rottura della crosta terrestre, sono lunghi
anche decine di chilometri. Esse assemblano una grossa varietà di terreni,
non tutti aventi la stessa resistenza: ci è impossibile prevedere quando
questi terreni cederanno. Le uniche ipotesi sono quelle probabilistiche.
Ci si basa sui terremoti già avvenuti, tenendo conto del territorio
in cui si sono registrati, della magnitudo, del periodo. E' possibile
dire che se in un territorio si è verificato un sisma o una serie di
sismi di una certa intensità, si può certamente dire che se ne verificheranno
altri della stessa intensità, con una cadenza che è determinata dal
cosiddetto "periodo di ritorno" verificato sui dati studiati.
Cosa si è fatto nella direzione della prevenzione? La legge che istituisce
il Dipartimento di Protezione Civile con a capo un sottosegretario è
la n. 225 del 1992, in cui vengono stabilite le gerarchie della protezione
civile. Responsabile di protezione civile nei comuni è il Sindaco, o
un suo delegato (art. 15, comma 3, legge 225/92). Cosa stanno facendo
i sindaci a proposito di protezione civile? Il sindaco di Lentini ha
già avviato, in collaborazione con il Genio Civile di Siracusa un progetto
dell'importo di circa 10 mld per la realizzazione delle aree di sosta,
aree nelle quali dopo un evento calamitoso (alluvioni, sisma ecc.) le
popolazioni si possono dirigere per avere i primi soccorsi. Lentini
ha anche aperto un Ufficio di Protezione Civile che sarà attivo a breve.
Si sa che a Lentini è stato approntato un Piano di Protezione Civile.
Non appena l'Ufficio di Protezione Civile si avvierà, si provvederà
alla rielaborazione del piano comunale e alla sua divulgazione. A modello
è il piano comunale di Caltagirone. Occorre che il piano sia fatto conoscere
a tutti i cittadini, perché ognuno possa sapere cosa fare in caso di
eventi calamitosi. Occorrerebbe che questi piani venissero aggiornati
almeno ogni sei mesi, che la Commissione che dovrebbe essere formata
da non più di nove elementi, si riunisse ogni sei mesi. La prevenzione
nelle scuole: si è fatta nei primi tempi dopo il sisma, a Lentini. Si
è continuata a fare. Le esercitazioni, anche se create come gioco, sono
importanti nell'ambito della prevenzione. Il sisma non deve essere un
evento che dobbiamo soltanto subire, ma deve essere un evento con il
quale imparare a convivere: solo conoscendo impareremo a non avere paura,
ma anche a saperlo affrontare nel momento in cui ci colpisce.
Scritto nel gennaio 1998, riarrangiato nel giugno 1998
Released: July, 1998

******July,
2000
|
|
|
|