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Giro di Vite music - Esclusivo
Internet - Tutto quello che la mamma non ti mai fatto sapere sul rock
Dalle nebbie dell'eterno nord
intervista ai Last, a cura di Emanuele Gentile
* Il primo paragrafo della vostra biografia recita "Questi uomini
del nord non permettono che la loro musica possa essere etichettata",
perché? Siete per caso stanchi di questa mania di definire tutto e tutti?
A scanso di equivoci vorremmo precisare che non abbiamo letto ancora
la biografia di cui parli e che la Black Mark Productions é responsabile
per quello che é in essa scritto! E' uno schifo che tutto debba essere
etichettato perché la musica esprime sentimenti ed essi variano spesso.
Ma, allo stesso tempo, pensiamo che sia un male necessario perché le
cose spesso non sono conosciute al pubblico, anche perché c'é bisogno
di molto tempo per descriverle (le cose)!
* Well...dopo un primo album assolutamente grandioso ed intitolato
'Greater Art' abbiamo ora la possibilità di ascoltare 'Headstones',
ce ne volete parlare?
'Headstones' é il naturale sviluppo di 'Greater Art' poiché siamo cresciuti
musicalmente, ed anche le stesse canzoni... Noi crediamo che i principali
miglioramenti sono dovuti alle linee vocali ed alla produzione. 'Headstones'
é per certi versi una fedele fotografia di noi stessi in un dato periodo
della nostra vita...
* Che sentimenti provate riguardo ad 'Headstones', soddisfatti insomma?
Non si é mai soddisfatti al 100% di quello che si crea... E ciò un un
fatto assolutamente necessario se si ha voglia di migliorarsi... Comunque
rispetto a 'Greater Art' le cose sono migliorate e di molto!
* Quali le maggiori differenze fra ' Greater Art' ed 'Headstones'?
Credo che 'Headstones' sia più orientato verso lidi di potente epicità
espressiva...
E' un fatto di generale progressione di noi sia come singoli che come
band... Tutto é diventato migliore: sia la musica che la produzione.
Come penso che quando registrammo 'Greater Art' eravamo ancora maturi
o sperimentati. Ora abbiamo acquisito esperienza, anche grazie ad una
migliore conoscenza delle procedure di registrazione come anche ad un'intensa
serie di concerti!
* Come siete riusciti a produrre dei riffs così potenti? A proposito,
del vostro sound vorrei che ce ne illustraste le principali caratteristiche...
Noi non pianifichiamo nulla, la nostra musica come anche i testi riflettono
spesso i nostri più sinceri e profondi sentimenti e personali esperienze...
E' importante, vedi, che la musica trovi forza nei sentimenti naturali,
se no si rischia di creare un qualcosa di inesistente!
* Di cosa parlano i vostri testi? Che correlazione c'é fra i testi
e la copertina di 'Headstones'?
Fortunatamente fra noi e Kristian Whalin (quello che ha provveduto all'artwork
di 'Headstones') si sono subito espresse le medesime identiche idee
al riguardo... Il dipinto esprime in immagine quello che é la nostra
musica: scura, lunatica e di una bellezza mistica...
* Perché avete quest'attitudine Doom? Forse perché siete influenzati
dalle tradizioni delle popolazioni scandinave?
Personalmente non vediamo la nostra musica così Doom come tu dici, ma,
vedi, essa é il riflesso dei nostri pensieri ed esperienze... Con il
risultato che spesso é fuori dal nostro controllo!
* Un altra frase interessante della vostra biografia é "Dove
c'é luce, c'é anche un'ombra!", ci volete spiegare il senso di
quest'affermazione?
Tutte le cose buone/tutta la luce non durano in eterno e per ogni cosa
c'é sempre un altro lato... L'espressione "Nell'ombra più cupa
si può trovare la luce" calza a pennello con quanto noi componiamo
e scriviamo perché é la strada che stiamo intraprendendo!
* Un salutino rapido rapido ai nostri lettori?
Prima di tutto ti voglio ringraziare per l'intervista ed inoltre ricordate
sempre quanto segue: solo alcune cose sono fatte per l'eternità!
Released: 1997

******July,
2000
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