articolo
d'archivio di Girodivite mensile delle città invisibili |
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A proposito di un'intervista
di Pina La Villa e Salvo Zagarella
Giustamente il Sindaco di Francofonte ha provato un forte disappunto
a leggere, nel numero scorso di "Giro di vite", dell' indifferenza
della sua Giunta nei confronti del problema della tossicodipendenza
e delle Consulte. Nella sua cultura, la tipica cultura demagogica della
cosiddetta nuova destra, deliberare un contributo di venti milioni per
il centro ascolto di Francofonte ed inoltrare alla Regione una richiesta
di finanziamento di 169 milioni di lire per un progetto predisposto
dall'ODA di Catania è il massimo che un'amministrazione possa fare in
più di un anno di attività . Sfugge al Sindaco che il contributo, dopo
quasi un anno dal suo solenne annuncio, non è stato erogato e la richiesta
inoltrata alla Regione è ancora da finanziare. Come dire: fino ad oggi
di concreto non si è visto nulla, forse domani...
E intanto nulla è cambiato perchè lo spaccio ed il consumo della droga
nel nostro Comune assumono proporzioni sempre più allarmanti. Controlli
il Sindaco, quante siringhe vengono abbandonate dopo l'uso nelle immediate
periferie di Francofonte e in tutti gli angoli bui dello stesso centro
abitato. Solo così , forse, potra rendersi conto che quanto fatto è
una minima parte di quanto occorre fare. Sfugge al nostro primo cittadino
che promuovere un incontro fra gli amministratori del circondario sul
problema della tossicodipendenza e non avere un progetto operativo proprio,
( proposte sulla prevenzione , il recupero e l'inserimento dei tossicodipendenti
sono venute solo dagli amministratori delle altre città ), è un chiaro
segno non solo di indifferenza ma anche di incompetenza e di strumentalizzazione.
Ancora più grave è che , a distanza di un anno, nei vari interventi
dell'Amministrazione, che gode fra l'altro dell'appoggio di un'ampia
maggioranza in seno al Consiglio Comunale, manchi, sia a livello di
progetto che di realizzazioni, qualsiasi riferimento a una seria politica
giovanile. L'attivazione della Consulta Giovani non basta (per inciso:
si tratta quasi di un atto dovuto, visto che lo Statuto, voluto dall'Amministrazione
precedente, le prevedeva), se viene pensata per tener buona l'opposizione
senza accoglierne le richieste più significative. Politica giiovanile
vuol dire impegno complessivo della Giunta ( e in particolare degli
assessorati alla Pubblica Istruzione e alla Solidarietà Sociale ) per
una organica serie di interventi volti a dare occasioni di incontro
e di crescita civile e culturale ai giovani. Può darsi però che il Sindaco
Bosco pensi che organizzare una partita di scacchi in piazza, per la
modica cifra di 6 milioni, sia un'iniziativa veramente qualificante
in questo settore. Noi vorremmo invece che il Sindaco ripensasse seriamente
questo tipo di interventi e si preoccupasse meno dell'accusa di indifferenza
su un piccolo giornale e più delle esigenze dei suoi concittadini che
in questo stesso giornale trovano espressione.
Released: 1997

******July,
2000
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