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La legalità di questa guerra

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La Costituzione italiana consentirebbe un intervento delle Forze Armate italiane in Kossovo?

L'art.11 della Costituzione italiana recita: "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali".

Quindi una partecipazione al bombardamento non rispecchierebbe lo spirito di questo articolo che esplicitamente non solo "esclude" ma "ripudia" (termine ancora piu' forte e perentorio) la guerra come "mezzo di risoluzione delle controversie internazionali". Ovviamente cio' non esclude la partecipazione di militari italiani ad un contingente di caschi blu dell'Onu (o ad un altro corpo armato esplicitamente autorizzato dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu) per azioni di polizia internazionale che tutelino le popolazioni del Kossovo. Infatti la seconda parte dell'articolo 11 della Costituzione italiana afferma: L'Italia "consente in condizioni di parita' con gli altri stati, alle limitazioni di sovranita' necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo".

L'azione militare della Nato e' legale?

"Siamo nell'illegalita' dal punto di vista del diritto internazionale generale che ha fondamento nella Carta delle Nazioni Unite", ha dichiarato il professor Antonio Papisca, docente di Relazioni Internazionali all'Universita' di Padova, intervistato da Radio Vaticana (fonte: Avvenire 25/3/99).

Il rappresentante dell'Onu a Roma, Staffan de Mistura, intervistato dal Corriere della Sera (25/3/99) sulla "legittimita' giuridica dell'attacco", ha dichiarato: "Per ogni organismo internazionale come la Nato, anche una risoluzione dell'Onu (in questo caso la 1203) che chiede la fine di una emergenza umanitaria e il ripristino della pace non e' sufficiente. E' necessario l'ok del Consiglio di Sicurezza".

L'Italia, facendo parte della Nato, e' obbligata a entrare in guerra?

La Nato (organizzazione militare del Patto Atlantico) e' un'alleanza difensiva e la solidarieta' fra i suoi membri e' previsto che scatti solo quando viene aggredito un paese membro, come specificato negli articoli 3, 5 e 6 del Trattato costitutivo della Nato. Questa azione di guerra non rientra negli scopi di difesa per cui la Nato e' sorta 50 anni fa e pertanto non dovrebbe obbligare alla partecipazione i suoi stati membri. Essa costituisce una trasgressione del Trattato Nord Atlantico del 4 aprile 1949, carta costitutiva della Nato; l'attuale attacco Nato e' anomalo e rappresenta un'assoluta novita' storica, come sostiene Maria Rita Saulle, esperta di diritto internazionale: "Il Patto Atlantico - spiega all'agenzia ecclesiastica Sir - si ricollega strettamente alla Carta dell'Onu, prevedendo l'uso della forza soltanto nel caso di aggressione nei confronti di uno degli stati membri della Nato". Cio' non e' avvenuto. L'anomalia della Nato e' "estremamente pericolosa e significa esautorare le Nazioni Unite" (Repubblica 26/3/99).

Come mai la Nato e' impegnata in un'attacco non previsto dai suoi principi costitutivi?

Secondo Lucio Caracciolo, direttore della rivista di politica internazionale "Limes", nonche' analista favorevole alla Nato, questa guerra e' una sorta di "test di fedelta'" e spiega: "Considero questa guerra una follia. Gli americani stanno sperimentando, con questa enorme follia, l'utilita' della Nato. Vogliono vedere fino a che punto la Nato gli puo' servire e fino a che punto gli europei sono disposti a seguirli. Ad esempio, se la Nato diventa qualcosa di diverso, e potrebbe un giorno essere chiamata ad intervenire nel Caucaso: degli europei chi li seguirà. Questa guerra e' anche una selezione stabilita dagli americani con una logica molto cinica su chi sta nella Nato e chi non ci sta." (Avvenire 28/3/99)

"La Trasnational Foundation for Peace, che fin dal '92 ha denunciato il rischio di una possibile esplosione della guerra in Kossovo, ha espresso il dubbio che la mancata prevenzione della guerra sia dovuta al fatto che si attendeva l'esplosione del conflitto armato per sostenere la necessita' e l'indispensabilita' dell'intervento della Nato, in cerca di rilegittimazione dopo il crollo del bipolarismo Est-Ovest e a cinquant'anni dalla sua fondazione" (Documento Campagna Kossovo 27/3/99).

 


Released online: September, 1999


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