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I costi della guerra

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Quanto costera' all'Italia e all'Europa per questa guerra?

Il ministro Carlo Azelio Ciampi ha sostenuto che "e' troppo presto" per valutare l'impatto economico del conflitto nei Balcani sull'economia europea. Tuttavia ha spiegato che il problema "aggiunge un ulteriore elemento di incertezza e di preoccupazione" e che non c'e' dubbio anche "che l'Italia e la Grecia sono i paesi piu' colpiti". Il piano di ricostruzione del Kosovo sara' finanziato non dagli Stati Uniti ma dall'Unione Europea, come previsto nel vertice dei Ministri europei di Dresda del 17 aprile. Il ministro delle finanze tedesco Hans Eichel ha dichiarato: "Il piano comportera' spese enormi per l'Unione Europea. Nessuno al momento puo' dire quanto costera', certo e' pero' che nessuno deve sottovalutare l'impegno che esso richiede" (fonte: Avvenire 18/4/99).

La guerra in Europa puo' essere interpretata come una vendetta del dollaro sull'euro?

"Nel primo trimestre '99 - documenta Giovanni Palladino sul Corriere della Sera - le emissioni obbligazionarie dell'euromercato hanno vito per la prima volta superare quelle in dollari: 181,3 miliardi contro 180,9 miliardi (in dollari). Il successo delle emissioni in euro e' sorprendente. Il disavanzo della bilancia dei pagamenti Usa si aggravera'. Ora il vero incubo dello zio Sam e' quello che un creditore straniero possa chiedere di essere pagato in euro anziche' in dollari " (Corriere della Sera 19/4/99)

Vi e' pertanto un'innegabile braccio di ferro fra dollaro ed euro; esiste anche una guerra di spionaggio che vede impegnata la Cia nell'intercettare con la sua rete di satelliti spia le conversazioni dei vertici europei, come documenta il Corriere della Sera del 16/4/99 ("Spie sul mercato: il Commercio Usa combatte l'Europa con l'intelligence"). L'attuale congiuntura - condizionata dalla guerra - vede il dollaro impegnato a riguadagnare terreno sull'euro. Il vero interrogativo e' ora: chi paghera' piu' pesantemente (oltre a serbi e kosovari) i costi della guerra e chi, in termini di minori perdite e di minori costi, ne uscita' vincitore?

Ma questa guerra in che condizioni trova l'economia italiana?

Il Fondo Monetario Internazionale ha gia' detto per ora la sua: "L'economia italiana e' anemica". Una contrazione dei consumi in questa fase di guerra potrebbe andarsi ad aggiungere alla scarsa domanda interna: "In Italia - spiega il World Economic Outlook del FMI - i consumatori sanno gia' che prima o poi si interverra' ancora sulle pensioni e anche per questo vediamo molta prudenza sul fronte dei consumi interni" (Avvenire 18/4/99). Questa e' una delle ragioni per cui alcuni pacifisti stanno ipotizzando di organizzare uno sciopero dei consumi come forma di pressione.

 

 


Released online: September, 1999


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