Girodivite - n° 57 /
ottobre 1999 - India, ecologia
La lotta per la diga di Narmada
comunicato stampa del gruppo Ya Basta!
INDIA. ULTIMI EVENTI NELLA VALLE DEL NARMADA: 386 IN CARCERE. E’ INIZIATO
UN SCIOPERO DELLA FAME AD OLTRANZA NELLA PRIGIONE DI DHULE. Movimenti che appoggiano
la lotta contro la diga “Sardar Sarovar”dopo aver marciato su New Delhi hanno
incontrato il presidente dell’India. Il Primo Ministro dell’India ha scritto
personalmente a Medha Patkar attivista dell’ NBA che è attualmente in prigione,
chiedendo la fine del Jalsamrpan (sacrificio della vita). In questo momento
ci sono in carcere 386 persone , gran parte di queste avevano continuato a protestare
dopo essere state rilasciate in seguito agli arresti del 18 Settembre nel villaggio
di Pipalchop. Il 21 settembre 300 persone erano state arrestate a Domkedi.Quel
giorno alcuni attivisti tra cui Medha Patkar, Devram Kanera e Sitarambhai Patidar
attivisti dell’NBA erano stati trascinati fuori dall’acqua che ormai arrivava
quasi al collo, presi a calci e bastonati. (vedi I° appello).Il livello dell’acqua
è salito in quest ’ultima fase con inondazioni l’11 agosto e il 17 e 21 settembre
. Centinaia di persone avevano affrontato l’inondazione causata dall’aumentato
livello dell’acqua nel bacino della diga con vari “SATYAGRAHA” (insistenza sulla
verità) 4 in Maharashtra e 1 nel Madya Pradesh, restando sommersi nell’ acqua
dalle 10 alle 28 ore con gravi rischi per la propria vita.Centinaia di persone
e molte organizzazioni hanno dato il loro sostegno e la loro solidarietà, altri
a centinaia si sono accampati fuori dalla prigione. Medha ed altri cinque detenuti
hanno intrapreso uno sciopero della fame a tempo indefinito nella prigione di
Dhule(3 ottobre, secondo giorno di detenzione). I tribali del Narmada vogliono
così sfidare il primo ministro del Maharashtra ,Narayan Rane, invitandolo a
venire sul posto affinchè mostri loro la terra per il reinsediamento. Nel frattempo
l’organizzazione NBA (Narmada Bachao Andolan ) manderà al Sig. Primo Ministro
una notifica per diffamazione nei confronti dell’NBA e per le minaccie nei confronti
dei tribali in lotta. I tribali detenuti hanno reagito fortemente alle affermazioni
del P.M.che dichiarava: ”.. il governo dispone di 2200 hr.per i “dislocati”
del Maharashtra...”I tribali gli hanno chiesto perchè non risponde all’invito
alla discussione sul reinserimento e il reinsediamento dei tribali stessi che
sono in carcere dal 20 sett. Gli hanno ricordato che il vice esattore di Nandurbar
aveva ammesso , il 19 marzo di quest’anno, che non c’era terra alcuna per il
reinsediamento . In base a che cosa il PM parlava di questi 2000 ettari?Perchè
parla sempre a distanza, da Bombay ? Perchè non viene a Dhule ?E se ha il coraggio..,
ci mostri queste terre! (In realtà le popolazioni non credono che il reinsediamento
sia la soluzione ai problemi e si battono contro di esso) Secondo il PM c’è
un mano esterna dietro le agitazioni e Medha, (leader del movimento) ha continuato
le agitazioni per interessi personali. Egli ha affermato che L’NBA si è appropriato
della terra destinata al progetto di reinsediamento. L’NBA ha anche deciso di
mandare una notifica alla Sezione 3 (Legge sulla prevenzione delle atrocità
sui tribali) da quando il PM ha minacciato l’esistenza dei tribali nelle sue
numerose interviste. Subito dopo una di queste minacce, la polizia , senza avvertimento
ha bastonato e arrestato centinaia di tribali e di attivisti a Dhadgaon il 23
settembre. L’ NBA ha ripetutamente sfidato il PM a fornire le prove e rendere
pubbliche le prove delle accuse, ha accusato il PM di cercare di spostare l’attenzione
dal vero problema e cioè il dislocamento (sfratto) e il reinsediamento. Nel
frattempo un altro detenuto nelle prigioni di Dhule si è unito allo sciopero
della fame a tempo indefinito contro le ingiustizie del governo dello stato.
Komal Patidar, ha iniziato il suo sciopero a oltranza insieme a Patkar, Patidar(Kadmal),
Vasave Domkhedi), Pavara(Savariya), MahadeoPaditar (Chhota) e Vasava (Domkedi).
Altri cinque detenuti hanno osservato 24 ore di digiuno . A questi si sono uniti
altri 4 compagni della valle del Narmada : I sostenitori provenienti da Delhi,
Kerala e dal Gujarat si sono uniti agli altri.Vishnu Dhoble, presidente dell’unità
statale di Samajwadi Jan Parishad ed altre forze hanno espresso la loro solidarietà
con la lotta del Narmada.Essi hanno condannato le affermazioni del PM Rane.
“Questo dimostra l’infimo livello al quale una persona può arrivare. L’NBA non
deve prenderlo seriamente.
ASS.YABASTA!
5/9/99 NUOVO APPELLO DI SOLIDARIETA’ PER LA IMMEDIATA LIBERAZIONE DELLE 386
PERSONE ARRESTATE E CONTRO LA COSTRUZIONE DELLA DIGA NELLA VALLE DEL
NARMADA (INDIA)
Con la presente vogliamo esprimere la nostra solidarietà alla volorosa lotta
del popolo del Narmada contro il progetto di costruzione della diga ,Sardar
Sarovar Project, ed altri progetti simili portatori di distruzione.
Chiediamo l’immediato rilascio dei tribali e di tutti coloro che sono in
prigione perchè non è concepibile che i problemi delle comunità vengano
risolti “ con assurde misure di polizia.
Esprimiamo il nostro completo sostegno al “Satyagraha” iniziato a partire
dal giugno 1999 e alla resistenza contro il dislocamento delle popolazioni e
la distruzione delle risorse causate da un progetto faraonico concepito per
il cosiddetto “Bene della Nazione”.
Chiediamo la protezione della vita dei tribali , l’arresto immediato del
progetto in corso nella valle del Narmada e la revisione dell’intero piano
di sviluppo della valle insieme alle organizzazioni locali.
Chiediamo che gli interessi delle multinazionali restino fuori dalla valle
del Narmada. Questi interessi non devono minimamente causare ulteriori
distruzioni della terra,delle foreste, della biodiversità e non devono
violare i diritti umani delle persone.
Chiediamo di rispettare la volontà e i bisogni delle popolazioni della Valle
del Narmada sia da parte del governo centrale che da parte dei governi degli
stati.
Prendiamo dovuta distanza dalle affermazioni del PM Narayan Rane facendo
presente che da ora in poi nessuno potrà violare i diritti umani senza
aspettarsi una risposta pronta globale da parte di varie associazioni che
sono in stretto contatto per la salvaguardia di questi diritti .
E’ necessaria la ridefinizione di alcuni concetti fondamentali i.e “A chi
appartiene la terra? A chi appartengono i fiumi? A chi le foreste? Chiediamo
quindi l’autodeterminazione riassunta nella frase “Il nostro villaggio le
nostre leggi” per il mantenimento di uno sviluppo sostenibile.
LATEST APPEAL FOR SUPPORT, DEMANDING IMMEDIATE RELEASE OF THE 386 PEOPLE
ARRESTED AND OPPOSITION TO THE BUILDING OF THE DAM IN THE NARMADA VALLEY.
We herewith express our solidarity with the courageous battle of the people
of the Narmada Valley against the building of the “Sardar Sarovar” dam and
other similar projects that bring disaster to the area.
We demand the immediate release of all those who are in prison, because it
is unthinkable that the problems of communities be solved by police
intervention.
Our full support goes to the “Satyagraha”, which began in June 1999, and to
all opposition to the displacement of people and destruction of resources
caused by this gigantic project, which was (falsely) supposed to be “for
the greater common good”.
We demand that the lives and livelihoods of the indigenous peoples be
safeguarded and that there be an immediate stop to work on the Narmada
Valley dam project and reconsideration of the whole development plan for the
areas affected, together with the local people involved.
We demand that the interests of multinational companies be banned from the
Narmada Valley. They must cease to be the cause of further harm to the
earth, the forests and biological diversity. They must not violate human
rights.
We ask that the will and the needs of the people of the Narmada Valley be
respected, by both the Central and the State Governments.
We disassociate ourselves from the declarations of Chief Minister Narayan
Rane, confirming that from now onwards no-one will be able to disregard
human rights without expecting a global response from all those associations
that join in protecting these rights.
It is necessary for some basic concepts to be redefined: “Who does the Earth
belong to?”, “Who owns the rivers?” “Who owns the forests?”
We demand self-determination for the people of the Narmada Valley, summed up
as follows: “Our own village, our own laws”for sustainable development”.
THE ENGLISH VERSION OF THE APPEAL CAN BE SENT TO THE FOLLOWING ADDRESSES:
LA VERSIONE INGLESE DELL’APPELLO PUO’ESSERE SPEDITA AI SEGUENTI INDIRIZZI :
(Ya BASTA! di Milano propone una manifestazione da concordare con le altre
forze davanti all’Ambasciata Indiana a Roma, attendiamo proposte!)
Mr. Digvijay Singh Chief Minister of Madhya Pradesh Shyamala Hills Bhopal
Madhya Pradesh, India Fax: +91 (755) 540 501 (often this fax does not work
- telegraphs can be sent) (spesso questo fax non funziona-possono essere inviati
telegrammi)
Mr Narayan Rane, Chief Minster, Mantralaya, Mumbai, Maharashtra Fax : +91-22-363
1446 or 202 9214
Dr. K. R. Narayanan, The Honorable President of India Rashtrapati Bhavan
New Delhi India Fax +91 (011) 3014570, +91 (011) 3017290 Email: pressecy@alpha.nic.in
Ambassador Naresh Chandra Indian Embassy Washington, DC Fax 202 483 3972
amb-washington@indiagov.org
R.M. Abhyankar Consul-General Indian Consulate San Francisco Fax 415 668
7968 cg@indianconsulate-sf.org
Associazione “YA BASTA!
Per la dignita dei popoli
e contro il Neoliberismo
Centro Sociale Leoncavallo
e-mail : yabasta@tin.it
Centro Sociale Leoncavallo
Via Watteau 7 Milano
Tel 02705621
Released online: October, 1999
