Girodivite - n° 57 /
ottobre 1999 - Catania, Cultura, Teatro
La messa della misericordia
di Pina La Villa - "La messa della misericordia" di Pietro Mignosi,
regia di Maria Luisa Bigai - Estate culturale catanese 1999
"Suoni diVersi".
Malgrado la bravura degli attori, l'impeccabilità della messa in scena, la
novità della regia, "La Messa della Misericordia" non ha catturato l'interesse
del pubblico. Era il testo che appariva lontano e soprattutto esile. Siamo in
chiesa, sta per cominciare la messa. Una donna e il figlio malato irrompono
nell'ordine del rito con la verità e la violenza del dolore. (La madre esige
la grazia per quel figlio colpito improvvisamente dalla malattia, la meningite,
e che è l'unica cosa che gli è rimasta, esige la grazia dalla madonna, madre
anche lei).
Ma nella chiesa c'è posto solo per i riti consolidati dalla tradizione, ognuno
deve stare al suo posto, la religione è ipocrisia, esteriorità. La madre e il
figlio rappresentano la diversità, la miseria e la pazzia che esigono la realizzazione
delle promesse millenarie fatte dalla Chiesa (cattolica) ai miseri. Ma la Chiesa
è istituzione pacificata e chiusa a difesa di se stessa. Lontano dall'essere
posta a consolazione del dolore, è alleata dell'ordine costituito - con tanto
di carabinieri col pennacchio - e respinge sul sagrato, insieme al finto orbo
e al finto sciancato, la madre e il figlio. Chiedere la carità è l'unico comportamento
ammissibile e accettabile. La musica, i costumi e la recitazione sono, giustamente
ed efficacemente, brecthiani.
Il bianco e nero delle proiezioni in cui ciò che avviene dentro la Chiesa
arriva anche agli "ultimi" sul sagrato, enfatizza i toni della tragedia che
si sta consumando, fa pensare ai misteri e alle sacre rappresentazioni medievali.
La tragedia moderna può avere solo i toni accesi del grottesco, tutti marionette
individuati dal vestito e dai pomelli rossi. La verità irrompe tragica e inquietante,
in una Chiesa dove il conformismo è ridotto al tossire continuo dei "servi di
dio", unico comportamento ammesso e unificante.
Released online: October, 1999
