Girodivite - n° 56 / settembre 1999 - Politica,
Italia
Trans europa express
di S.F.
Arriva la Barbie "trans", direttamente dagli States. Dopo la Barbie incinta
e i bambolotti in carrozzina a simulare e rimandare alle condizioni plurime
di esistenza nella società (ideale) contemporanea. A questa ennesima notizia
si sono registrati i soliti schieramenti: chi a favore, chi indifferente, chi
contro. Mentre sul treno Bari-Bologna un giovane trans viene nottetempo violentato
da una dozzina di giovani "normali" italici. Il dubbio è che la nostra società
non sia preparata al mondo "trans" è forte. Come reagiranno i ragazzini e le
ragazzine con una Barbie trans tra le mani? Già in condizioni "normali" tutta
la famiglia Barbie è naturalmente sottoposta a tutte le possibili prove. Abbiamo
già visto ragazzini giocare con Ken che violentava Skipper (la "nipotina" di
Barbie) per essere poi decapitato e buttato fuori dal balcone - dal terzo piano.
Recuperato dal marciapiede dalla mano compassionevole del genitore ignaro, Kent
era finito prima in lavatrice per poi ripiombare nel vortice della depravazione:
siringato con sostanze dopanti, frustato da Barbie nella versione sadomaso ecc.
Di questo mondo trans la critica d'arte aveva avuto alcuni anni fa un presentimento
- ricordate la trans-avanguardia? -, ma è stata certamente la politica quella
che dopo il crollo del muro di Berlino e gli istinti savonaroliani che ne sono
succeduti ne ha più beneficiato. E' stata l'epoca dei "traghettatori", ovvero
dei trans: dopo il modesto e pasticcione Occhetto, il sicuro D'Alema. Sicuro
che non era più tempo di giocare ai ragazzini, che la politica è una cosa seria
e che le utopie della solidarietà e della liberazione sono tutte ciance, che
è impossibile la socialdemocrazia in un solo Paese e dunque tutti a transitare
in Europa sotto la forca dell'euro e dell'egemonia tedesca, del Fondo Monetario
Internazionale e della sua Banca Mondiale. La trans-politica ha preso il posto
all'idea (statica) della costruzione verticale del mondo nuovo. L'idea è quella
di "entrare" o "transitare" dentro qualcosa che già esiste. Si sceglie la via
orizzontale o traversa. Non più quella atletica. I grattacieli, si sa, non sono
più di moda se non nei paesi del Terzomondo industrializzato. In questa trans
Europa express conta il conformismo del vestito, per cui tutti fanno a gara
a chi ha il vestito più conforme, l'idea più conforme, il taglio al welfare
più conforme. Non si tratta di un travestimento - come farebbe invece supporre
la pratica trans -, ma di una mutazione genica. La politica è esattamente come
il cibo transgenico che si cerca di farci ingollare. Con buona pazienza e indifferenza
per le mucche pazze e per i polli alla diossina. Che finiremo per accettare
- tramite decreto che innalza i livelli di "tollerabilità" - come trans-mucche
e trans-polli, unico cibo possibile per trans-umani.
Released online: September, 1999
