Girodivite - n° 57 /
ottobre 1999 - Musica, Palermo
Mrs. Smith, I suppose...
di Angelo Pattavina e Antonio Musco. - Abbiamo spedito a Palermo due nostri
collaboratori. "C'è Patty Smith al Politeama giorno 6", abbiamo
annunciato loro. E loro, da bravi gironauti, hanno inforcato il
vespone si sono fatti alcune centinaia di chilometri - la distanza incommensurabile
tra Lentini e Palermo, dall'altra parte dell'isola, dall'altra parte del mondo
- e hanno assistito a quello che hanno dichiarato essere stato uno dei più
bei concerti della loro vita. Grazie a Patty Smith, grazie a Palermo. Questo è
il loro articolo, con annessa discografia essenziale.
A volte ritornano! Dopo 24 anni dallo storico concerto di Firenze ritorna
un "mito". Direttamente, da New York al cuore del Mediterraneo, dagli anni '70
alle soglie del nuovo millennio, la "poetessa del rock" - Patty Smith - inaugura
a Palermo, il 6 ottobre 1999, il Festival sul Novecento, dodici appuntamenti
con l'alta cultura per celebrare un secolo ormai alla fine. La maestosa cornice
di rosso velluto del ristrutturato Teatro Politeama Garibaldi ha regalato il
tutto esaurito per quasi due ore di un evento più unico che raro: Patty Smith
tra poesia e canto in un continuum che non conosce pause e rotture. "Tre accordi
fusi con la forza delle parole" (diceva di se stessa nel '75), due parole per
parlare di vita, d'amore e di dolore. Un duetto acustico con il suo fedele chitarrista
Oliver Ray, che l'accompagna sulle note di We shall live again, a cui
si aggiunge nel finale il percussionista Giovanni Apprendi, della banda folkloristica
palermitana "Conca d'oro". Gli anni trascorsi da madre e casalinga non le hanno
fatto perdere confidenza con il palco e con il pubblico che si lascia trasportare,
dopo un inizio di lunghi applausi di rispettosa ammirazione, nel vortice delle
sue ballate più ritmiche. Così, da "Horses" a "Peace and Noise" sono tutte "little
songs" che chiamano in causa maestri di musica (Jerry Garcia, Hank Williams)
e maestri di vita (suo padre), tutto inframmezzato da scambi di battute con
il pubblico (qualcuno urla: "Patty, you're an angel") e incantata ammirazione
per quel pezzo di storia ancora intatto (il Teatro). In un crescendo di ritmo
ed emozioni cresce anche il pubblico che sulle note di "Because the night" e
"People have the power" si libera di tutte le inibizioni, dimentica la propria
età e si lascia andare alle vibrazioni delle corde (vocali). A luci spente,
nel foyer del teatro le generazioni si rimescolano attorno ad un'unica sensazione:
Patty Smith è ancora l'emblema di un epoca: una dark lady, fantastica, crudele
ma sempre diversa da tutto.
Discografia
essenziale di Patty Smith
· Horses (1975)
· Radio Ethiopia (1976)
· Easter (1978)
· Wave (1979)
· Dream of life (1988)
· Gone again (1996)
· Peace and Noise (1997)
Libri di poesie
· Seventh Heaven (1971)
· Kodak (1972)
· Witt (1973)
Released online: October, 1999
