|
|
Diciamo subito che nei confronti di Ingmar Bergman nutriamo
sentimenti divergenti. Ci sono cose sue che ci piacciono,
altre no. "Il posto delle fragole" con la
grandiosa interpretazione di Victor Sjöström,
"Il settimo sigillo" con Max von Sidow, "Fanny
e Alexander"... C'è una lentezza, una tendenza
alla cerebralità fredda e cupa che costituiscono
le cose migliori dei suoi migliori film che, nei film
del resto della sua produzione che ci lasciano freddi:
e allora ci viene facile cambiare canale (per i film
trasmessi alla tv) o pigiare il tasto dello stop (per
le videocassette).

(da "Persona", 1965: Bibi Andersson e Liv
Ulmann)
Questo libro che ci ritroviamo per le mani, "Immagini"
ha il pregio di essere infarcito di foto tratte dai
suoi film, di recare un prezzo esorbitante di copertina
- 48 mila lire, noi lo abbiamo trovato a 3 mila lire
nelle bancarelle, segnalato da un nostro amico - e di
recare nel testo il racconto di Bergman sulla sua vita
trascorsa di cineasta e regista, produttore di narrazioni.
Libro nato dall'incontro di Bergman con Lasse Bergström
tra il 1988 e il 1990: Bergström lo intervistava
e registrava, Bergman rispondeva e alla fine ha riassemblato
tutto il materiale. Ne viene fuori un'immagine di Bergman
quale egli voleva trasmettere, un intellettuale tutto
addentrato, concentrato sul suo lavoro. E il rapporto
con i collaboratori, gli attori - di Victor Sjöström
viene ricordata la capacità affabulatoria fuori
dal set, di Ingrid Bergman le difficoltà nel
rapportarsi e nel recitare nei suoi film.
Certamente un bel libro, "pesante" (carta
lucida e bianca, per far risaltare meglio le immagini
tutte rigorosamente in splendido bianco & nero -
che mai avremmo acquistato se non ci fosse stato proposto
al prezzo di bancarella.
Immagini di BergmanIl mestiere del narratore d'immagini
in un libro di Engmar BergmanBancarella
3
Scheda bibliografica |
|
|