Alan Mulherrin Steele Jr.

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Alan M. Steele Jr.

Alan Mulherrin Steele Jr. nasce a Nashville, nel Tennesse, nel 1958. Diplomatosi nel settore delle Comunicazioni e specializzatosi poi alla University of Missouri in Giornalismo, nasce e si forma professionalmente, come scrittore, sulla Isaac Asimov's Science-Fiction Magazine.
Esordisce nel 1988 col racconto Live from the Mars Hotel. Da allora intraprende l'attività di scrittore a tempo pieno, componendo oltre a numerosi romanzi e racconti di fantascienza, anche articoli per quotidiani e settimanali.
Il suo primo romanzo, Orbital Decay (1988), ha ricevuto ottime critiche ed è stato premiato su Locus come miglior opera prima. L'ambientazione e lo stile - secco e vigoroso - e l'ottima padronanza dei dialoghi riportano subito alla mente la narrativa di Robert A. Heinlein, a cui però Steele affianca la cultura pop americana degli anni Sessanta: "sesso, droga e rock'n'roll" si mescolano quindi alla fantascienza tecnologica, in un futuro tutto in bianco e nero come un vecchio western hollywoodiano. Come ebbe a dire il critico Russell Letson «Steel manca di quella cupezza che caratterizza gli scrittori della recente fantascienza. Si ha infatti l'impressione che le sue opere siano cadute da una Macchina del Tempo che abbia pescato dagli anni Cinquanta».
Trembling Earth (1990) - sulla clonazione dei dinosauri - non ottiene il successo meritato, esce infatti appena sei settimane prima del Jurassic Park di Michael Crichton che cattura tutta l'attenzione.
I successivi Clarke County, Space (1990) e Lunar Descent (1991) sono un ritorno al futuro delle grandi stazioni spaziali orbitanti, e tuttavia non espandono in maniera significativa il piccolo universo creato dall'autore.
Molto meglio è invece Labyrinth of Night (1992), che riprende il tema del Pianeta Rosso, tanto caro agli scrittori di fantascienza di tutte le epoche. Partendo dalle reali osservazioni della NASA del 1976, quando la sonda Viking si avvicinò per la prima volta alla desertica superficie rossa di Marte e fotografò alcune strane deformazioni del terreno: la Faccia - una specie di enorme volto umano scavato nella roccia - e la Città - un agglomerato di strutture piramidali - Steele costruisce una storia inquietante ma affascinante, ingegnoso intreccio di fatti scientifici e di fantasiose estrapolazioni.
The Jericho Iteration (1994), The Tranquillity Alternative (1995) e A King of Infinite Space (1997) s'inquadrano anch'essi nel comune background del Near Space, una sorta di Storia Futura sul tema della colonizzazione dello Spazio vicino.
I libri di Steele hanno vinto due volte l'Hugo Award come miglior romanzo: nel 1996 con The Death of Captain Future - chiaro omaggio ad Edmond Hamilton e al celebre personaggio da lui creato negli anni Quaranta - e l'anno successivo con "...where Angels Fear to Tread".

Steele è uno dei più interessanti ed acclamati scrittori della fantascienza moderna, nonché, assieme a David Brin, Larry Niven e Vernor Vinge, uno dei massimi rappresentanti della New Space Opera, quella nuova fantascienza tecnologica ed avventurosa che si rifà direttamente ad autori classici quali Edmond Hamilton, Robert A. Heinlein ed Arthur C. Clarke.

Contesto

La science fiction dopo il 1989

 


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