Raffaele La Capria

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Raffaele La Capria 


Raffaele La Capria e' nato a Napoli il 3 ottobre 1922 (è morto il 26 giugno 2022 a Roma). Laureato in legge, ha vissuto a Roma. Ha collaborato alle pagine culturali del quotidiano Corriere della Sera, con articoli distanziati. E' stato condirettore della rivista Nuovi Argomenti.


La Capria e' stato scrittore schivo. Ha esordito con il romanzo Un giorno d'impazienza (1952). Nel 1961 ha vinto il premio Strega con Ferito a morte, ritratto di Napoli che "ti ferisce a morte o t'addormenta", e di una generazione seguìta con complessi sbalzi temporali lungo l'arco di un decennio, che alla fine si rivela pigra e malinconica. La neve del Vesuvio ha per protagonista un bambino che descrive con leggerezza e lirismo la sua scoperta del mondo. Nel 1982 ha raccolto i tre romanzi "Un giorno d'impazienza", "Ferito a morte" e Amore e psiche (1973) nel volume Tre romanzi di una giornata. Volume di racconti e' Fiori giapponesi (1979).

La Capria ha scritto anche di saggistica: False partenze (1974-1995), L'armonia perduta (1986), Letteratura e salti mortali (1990), Capri e non pił Capri (1991), L'occhio di Napoli (1994), L'apprendista scrittore (1996). Al genere moralistico appartiene La mosca nella bottiglia : elogio del senso comune (1996).

Approfondimenti

La morte di Raffaele La Capria /di Piero Buscemi, su: Girodivite, 27 giugno 2022.

Contesto

Narrativa italiana dopo il 1945

[1997]


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