Bruce Chatwin

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Bruce Chatwin

Bruce Chatwin è nato a Sheffiled [England] nel 1940, è morto a Nizza nel 1989. Divenne direttore della casa d'aste Sotheby's a soli 27 anni, ma abbondonò poco tempo dopo per fare il giornalista per il «Sunday Times Magazine». Stanco anche di questa attività, si diede a girare il mondo. Divenne un vero e proprio nomade, entrò in contatto diretto con le realtà più lontane, scrisse libri di viaggio a metà tra il reportage e la letteratura d'invenzione.
Chatwin ha svolto un ruolo "simbolo" del desiderio dell'evasione dell'uomo occidentale dal proprio mondo, in continua fuga, alla ricerca continua delle radici dell'esistenza. Famosi divennero i suoi "moleschine", i quadernetti da viaggio con copertina nera ed elastico, emblema del viaggiatore che annota pensieri e cose viste nel corso del viaggio.

Il suo primo libro fu In Patagonia (1977), seguito da Il Vicerè di Ouidah (1980). Ha poi pubblicato: Sulla collina nera (1982), Ritorno in Patagonia (1985), Le vie dei canti (1987), Utz (1988).
Postumi sono usciti: Che ci faccio qui? (1989), L'occhio assoluto (1993), Anatomia dell'irrequietezza (1996).

Contesto: L'Inghilterra dopo il 1945

 


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