Jorge Luis Borges

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Jorge Luis Borges

Vita

Jorge Luis Borges nacque a Buenos Aires nel 1899. Di famiglia benestante e colta, Borges imparò a parlare prima in inglese e poi in castigliano. Nel 1914-1919 visse in Svizzera. Nel 1921 fu in Spagna dove scrisse tre manifesti di adesione all'ultraismo. Nella sua adesione all'ultraismo Borges portava la sua conoscenza dell'espressionismo tedesco e la sua tendenza al rigore e all'asciuttezza di derivazione anglosassone.

Tornato in Argentina, nel 1924-1925 pubblica tre numeri della rivista «Proa» con la collaborazione tra gli altri di Ricardo Güiraldes. Nel 1924-1927 collabora a «Martín Fierro», rivista d'avanguardia che determinò una svolta generazionale al movimento culturale avanguardista argentino: è il movimento di Florida, o "martinfierrista" che poi confluì nella rivista «Sur». Questa rivista fu fondata nel 1931, e Borges vi collaborò anche come critico cinematografico.

Borges tenne numerose conferenze, sulle letterature italiana, inglese, tedesca. Lavorò come bibliotecario. Si avvicinò alla filosofia idealistica. Conobbe A. Bioy Casares e insieme compirono quelle che Borges chiamò poi "svariate imprese letterarie". Iniziò a insegnare. A seguito di un incidente cominciò a perdere la vista, fino alla cecità.

Con la caduta di Perón nel 1955, fu nominato direttore della Biblioteca Nazionale di Buenos Aires. Nel 1961 ebbe a Formentor il Premio internazionale degli editori, assieme a Beckett. Divenne nella seconda metà del Novecento tra i maggiori autori della letteratura mondiale, destinatario di numerosi premi (tra cui il Cervantes, ma non il Nobel) e di assegnazioni di lauree honoris causa. E' morto a Ginevra nel 1986.


Opere

Le prime opere di Borges sono poesie di argomento soprattutto argentino. Tra queste prime opere, è possibile segnalare un gruppo che rivela una tendenza alla riflessione e al lavorìo intellettuale sulla e della memoria, che sarà poi una caretteristica del Borges successivo: Fervore di Buenos Aires (Fervor de Buoens Aires, 1923), Luna di fronte (Luna de enfrente, 1925), Quaderno di San Martín (Cuaderno de San Martín, 1929).

Negli anni Trenta è il passaggio alla prosa. Scrive la biografia "inventata" di Evaristo Carriego (Evaristo Carriego, 1930), i racconti "falsificati" di Storia universale dell'infamia (História universal de la infamia, 1933), e i saggi, a carattere divagante: Discussione (Discussión, 1932), Storie dell'eternità (História de la eternidad, 1935).

Le cose migliori sono probabilmente i racconti di Finzioni (Ficciones, 1944), e L'Aleph (El Aleph, 1949). Borges qui trova il suo stile e il suo contenuto, consistente nell'arte di inventare una trama su rari e complessi riferimenti libreschi e eruditi. Borges usa le cifre di una mitologia letteraria in cui sono presenti quali simboli alcuni elementi: la biblioteca, il labirinto, gli scacchi, lo specchio. Rientrano in questo universo il senso imprecisato dello spazio e del tempo, e l'uso di "generi" letterari definiti all'epoca "minori" come il poliziesco.

Con la definizione di questo "universo borgesiano", le sue opere si concentrano sempre di più: le prose de L'artefice (El hacedor, 1960), L'elogio dell'ombra (El elogio de la sombra, 1965); i racconti: Il manoscritto di Brodie (El informe de Brodie, 1970), Il congresso (El congreso, 1971), Il libro di sabbia (El libro de arena, 1975); le pagine di viaggio di Atlante (Atlas, 1984). Nei libri di poesia Borges accentua gli elementi discorsivi e filosofici: L'altro, lo stesso (El otro, el mismo, 1964), L'oro delle tigri (El oro de los tigres, 1972), La moneta di ferro (La moneda de hierro, 1976), La cifra (La cifra, 1979).

Opere di saggistica sono: Altre inquisizioni (Otras inquisiciones, 1960), Nove saggi danteschi (Nueve ensayos dantescos, 1982).

In collaborazione con Bioy Casares, Borges ha scritto: Sei problemi per don Isidro Parodi (Seis problemas para Don Isidro Parodi, 1942), Un modello per la morte (Un modelo para la muerte, 1946), Cronache di Bustos Domecq (Crónicas de Bustos Domecq, 1967).
In collaborazione con Margarita Guerrero ha scritto: Manuale di zoologia fantastica (Manual de zoologia fantástica, 1957) ristampato poi con aggiunte e con il titolo Il libro degli esseri immaginari (El libro de los seres imaginários, 1968).


Argentina (America latina) nel secondo Novecento

 


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