Riccardo Bacchelli

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Riccardo Bacchelli


Nato a Bologna nel 1891 (morto a Monza nel 1985), Riccardo Bacchelli collaborò a ĞLa Voceğ, fu tra i fondatori de ĞLa Rondağ, accademico d'Italia e dei Lincei.


Poeta narratore saggista drammaturgo, ha scritto moltissimo. La sua produzione si riallaccia al filone manzoniano e carducciano. Aperto alla rievocazione del passato, all'analisi storico- politica, sottilmente indagatore delle motivazioni etiche dei fatti di cultura, ha affrontato i temi più diversi.

I suoi versi ( Poemi lirici , 1914; Parole d'amore , 1935, ecc.), innestano su una ricca esperienza autobiografica un discorso lirico-filosofico formalmente complesso, talvolta concettoso.

Ingegnosamente dialettici gli scritti di teatro: Amleto (1919), L'alba dell'ultima sera (1949), Nòstos (1957).

La narrativa è sempre densa di riferimenti eruditi. Ha presentato quadri storici in: Il diavolo al Pontelungo (1927), Il mulino del Po (1938-40), Il figlio di Stalin (1953), I tre schiavi di Giulio Cesare (1958).

"Il mulino del po" è una trilogia che comprende i romanzi "Dio ti salvi", "La miseria viene in barca" e "Mondo vecchio sempre nuovo". Storia di una famiglia e della sua vita attorno al muli no. Tutto comincia quando il capitano Mazzacorati dell'esercito napoleonico in Russia nomina suo erede prima di morire il soldato che lo ha assistito, Lazzaro Scacerni. Questo tornato in italia si costruisce un mulino. Sposa Dosalina una piccola proprietaria, deve difendersi dalla "mafia" ferrarese, è implicato nella poli tica indirettamente per colpa del suocero Princivalle che parte cipa ai moti liberali del 1831 a Ferrara. Il figlio di Lazzaro, Giuseppe detto "Coniglio mannaro", riesce ad allargare la proprietà ereditata, non sempre in maniera pulita. Diverso è il figlio Lazzarino che, raggiunto Garibaldi, muore a Mentana. Inondazione. Coniglio esce di senno e finisce in manicomio. La moglie Cecilia per mantenere gli altri figlioli deve lottare aspramente contro calamità e carestie. Il figlio Princivalle per difendere la sorella Berta calunniata, uccide con un pugno un giovane vicino Orbino; un altro figlio di Cecilia, Giovanni si sposa ma non ha figli e finisce per adottare un trovatello che diventa il ter zo Lazzaro Scacerni. Questi è l'ultimo a portarne il nome: cadrà al passaggio del Piave, nel 1918, quando già si profila la vitto ria italiana.

Tema biblico in: Il pianto del figlio di Lais (1945), Lo sguardo di Gesù (1948). Prosa satirica è La cometa (1949). Divagazione meditativo-fantastica in cui convergono ironia, moralità e ricercato gusto figurativo in Lo sa il tonno (1923). Narrazione "privata" è L'Afrodite, un romanzo d'amore (1967). Favola scanzonata Il progresso è un razzo (1975).


Elemento centrale dell'ispirazione di Bacchelli è una costante riflessione sulla condizione umana. Più unificante ancora lo stile, costantemente macchinoso e ornato, basato su una lingua che assorbe moduli idiomatici e dialettali, in un impasto illustre, teso a un vigoroso realismo.


Di rilievo i saggi storici e critici, che testimoniano l'ampiezza degli interessi culturali: La congiura di don Giulio d'Este (1931); Confessioni letterarie (1932); Rossini (1954); Nel fiume della storia (1955); Africa tra storia e fantasia (1970).



© Antenati - 1994-1997


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