Pablo Neruda

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Pablo Neruda

Neftalí Ricardo Reyes nacque a Paral nel 1904, morì a Santiago nel 1973. Trascorse infanzia e prima giovinezza a Temuco, nell'e stremo sud del Cile, dove il padre era ferroviere: di quel pae saggio conservò sempre un ricordo di grandi foreste e di piogge ininterrotte. Completò gli studi a Santiago, e qui cominciò a pubblicare con lo pseudonimo di Neruda, tratto dal nome dello scrittore ceco Jan Neruda , sulle riviste dell'epoca alcune poesie tra cui La canzone della festa (La canción de la fiesta, 1921). Il suo primo libro è Crepuscolario (1923) che ha accenti e modi crepuscolari e decadenti. Seguì il suo libro più fortunato e at traente, Venti poesie d'amore e una canzone disperata (Veinte poemas de amor y una canción desesperada, 1924) in cui la tensio ne amorosa e sessuale si esibisce con estrema libertà e con punte visionarie e cosmiche.
Nel 1927 entra in diplomazia, vive in oriente: Rangoon, Colom bo, Batavia, Singapore. E' di questo periodo la composizione di uno dei suoi libri fondamentali, la Residenza nella terra (1925- 1935) in due volumi, che segna un brusco mutamento in direzione surrealista espressionista e ermetica della sua poesia, attratta negli abissi di una disperazione esistenziale confusa e profonda. Assegnato al consolato cileno di Barcellona e poi a Madrid, nel 1934- 36, assistette alle vicende drammatiche della Spagna di quegli anni; conobbe Lorca, Alberti e gli altri poeti della "ge nerazione del '27". Impegnato nella guerra civile spagnola, dedi cò alla Spagna martoriata un libro di affetto e di denuncia, Spagna nel cuore (España en el corazón, 1937) che insieme ad altri componimenti entrò a far parte della Terza residenza (Tercera re sidencia, 1947).
L'entrata nel partito comunista segnerà l'inizio di una attività poetica in funzione sociale e politica. Tornato in Cile è eletto senatore nel 1945, viene deposto a forza nel 1948. Inizia l'esilio, che vede nascere il Canto generale (Canto general, 1950), poema epico di tutta l'america, improntato agli ideali del socialismo e dell'antimperialismo, e che resta una delle sue ope re più complesse e rappresentative.
Nel 1951-52 è in Italia dove pubblica due libri: Le uve e il vento (Las uvas y el viento, 1954), e I versi del Capitano (Los versos del Capitán, pubblicato anonimo nel 1952). Nel 1952-1957 compone tre volumi di Odi elementari : "Odi elementari" (Odas ele mentales), "Nuove odi elementari" (Nuevas odas elementales), e "Terzo libro delle odi" (Tercero libro de las odas), in cui l'ode è applicata all'elogio scarno delle cose e l'amore per la natura e la concezione materialistica della vita trovano accenti di estrema semplicità e condensazione.
La raccolta Stravagario (Estravagario, 1958) ha carattere di dialettica e colloquiale eccentricità. Memoriale d'Isla Negra (Memorial de Isla Negra, 1964) ridisegna, in un'alternanza tra memoria e affermazione di vita il suo itinerario poetico. Opera teatrale è Splendore e morte di Joaquín Murieta (Fulgor y muerte de Joaquín Murieta, 1967).
Nel 1970 sostenne il socialista Allende Allende. Con la sua ascesa al potere divenne ambasciatore in francia. Nel 1971 ebbe il nobel ("for a poetry that with the action of an elemental force brings alive a continent's destiny and dreams"). Nel 1972, tornato malato a Santiago, muore pochi giorni dopo il colpo di stato che priva della libertà il popolo cileno. Le memorie di Confesso che ho vissuto (Confieso que he vivido, 1974) uscirono poco dopo.


Poesia sudamericana tra le due guerre

[1997]


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