Michail Michajlovic Prisvin

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Michail Michajlovic Prisvin


Michail Michajlovic Prisvin nacque nel 1873 a Chruscevo [Orel] (morì a Mosca nel 1954), fece l'agronomo. Esordì con brevi racconti di carattere etnografico in cui si rifletteva il suo inte resse per i viaggi e per le remote civiltà contadine: Adamo ed Eva (1909), L'arabo nero (1910). Entrato in contatto do Remizov, approfondì sotto il suo influsso lo studio dell'autentico lin guaggio del popolo. Questa ricerca sostenne i suoi racconti suc cessivi, per lo più ispirati alla vita sociale dei boschi e degli animali: Presso le mura della città invisibile (1909), Il cimitero degli uccelli (1909).
Nel periodo post-rivoluzionario Prisvin pubblicò Kurymuska (1924), una originale autobiografia lirica che con un linguaggio mirabilmente etrso ricrea, nello spirito del folklore russo, la magica atmosfera dell'infanzia. Si dedicò poi alla letteratura per l'infanzia con Le sorgenti di Berendej (1925), ai resoconti di viaggi come Il mio libro di appunti (1933), a romanzi e racconti di argomento folklorico come La radice della vita (1933). Durante e dopo la guerra ha pubblicato opere a carattere autobio grafico come Racconto del nostro tempo (1945), e Capitolo sulla terra pubblicato postumo nel 1957.



[1997]


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