Francis Jammes

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Francis Jammes


Nato a Tournay [Pirenei] nel 1868 (morì a Asparren nel 1938), visse in provincia fino all'età di trent'anni. Dopo gli studi tornò nel Béarn a vivere con la madre. Esordì nel 1891 con un fascicolo di versi di forma classicista. In seguito passò a una prosodia più libera e irregolare, cui corrisponde un lirismo volutamente spoglio e venato di fresca sensualità: Dall'angelus della mattina all'angelus della sera (De l'angélus de l'aube à l'angélus du soir, 1898). Le stesse caratteristiche compaiono nelle raccolte successive, che descrivono la realtà della campagna. E nei romanzi, malinconici e sentimentali: si legga Clara d'Ellébeuse (1899). Riavvicinatosi alla religione, pubblicò poi tra l'altro la raccolta Radure nel cielo (Clairières dans le ciel, 1906), saga di una famiglia contadina, scritta in versi alessandrini. Più maturi i volumi La mia Francia poetica (Ma France poétique, 1926), e Fonti (Sources, 1936), nei quali la verginità del mondo naturale e degli affetti è felicemente restituita attraverso un linguaggio umile ma anche prezioso. Jammes voleva essere il portavoce delle «piccole anime».



[1997]


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