Juan Ruiz de Alarcón

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Juan Ruiz de Alarcón

Juan Ruiz de Alarcón nacque a Ciutad-do-Mexico nel c.1581 (morì a Madrid nel 1639). La sua deformità(era gobbo e storpio) fu oggetto di burle anche feroci da parte di poeti e letterati del tempo. La sua infelice solitudine esistenziale è forse alla base dell'intenso impegno morale, la costante ricerca delle ragioni più autentiche della dignità umana, che caratterizzano il suo teatro. Scrisse una ventina di testi, che si distaccano per alcuni aspetti dalla drammaturgia spagnola contemporanea. Più compassato, più semplice e misurato nelle parti narrative, è capace di un raffinato, sottile equilibrio realistico, di intensa e delica ta raffigurazione psicologica dei personaggi. La sua opera migliore è forse I muri ascoltano (Las parades oyen, 1628). Tra le altre opere: La verità sospetta (La verdad sospechosa, 1634), e Il tessitore di Segovia (El tejedor de Segovia, 1634).



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