Produzione letteraria coloniale nordamericana

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Produzione letteraria coloniale nordamericana

Nel 1607 gli inglesi fondarono sulla costa nordamericana atlantica Jamestown: è l'inizio della colonizzazione inglese in questa regione, che soppianterà le colonizzazioni spagnole e francesi. Fino alla fine della guerra d'indipendenza nordamericana, che porterà alla fondazione degli Stati Uniti, non ci fu una vera e propria produzione letteraria locale: gli immigrati europei per ceto e per interessi avevano scarse velleità, e in ogni caso volgevano sempre lo sguardo ai modelli filosofici e letterari della madrepatria (Locke, i poeti "metafisici", Dryden, Pope, Addison, Steele).
I maggiori poeti di questo periodo sono Edward Taylor e Anne Bradstreet, entrambi nati in Inghilterra, e che si ispirano a scrittori religiosi inglesi come Richard Crashaw e Francis Quarles.
La produzione scritta riguarda in gran parte la religione, nell'ambito di una cultura puritana dominata dall'oratoria; esistono ovviamente vivaci resoconti di viaggi, cronache, giornali di bordo e diari.
Un posto importante all'interno della copiosa produzione religiosa occupa la famiglia Mather, che tra la seconda metà del XVII secolo e il primo XVIII secolo conta quattro scrittori. I più importanti sono Increase e il figlio Cotton Mather.




© Antenati, 1995-6



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