Adam Gottlob Oehlenschläger

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Adam Gottlob Oehlenschläger


Adam Gottlob Oehlenschläger nacque a Frederiksberg [Copenaghen] nel 1779 (morì a Copenaghen nel 1850), divenne celebre con le prime raccolte poetiche giovanili (1803- 1805). Fece un lungo viaggio, durante il quale conobbe in Germania Goethe, Fichte e Madame de Staël, in Italia lo scultore classicista Bertel Thorvaldsen. Il suo poema I corni d'oro (1803) è considerato il programma del romanticismo nordico. Numerose le sue opere. Liriche, ballate, poemi: Helge (1814), Hrolf Krahe (1828). Drammi come Baldur il buono (1808). Tra le tragedie: Ugo di Rheinberg (1819), Amleto (1846). Tra le commedie: La spelonca di Ludlam (1813). Dramma fiabesco è Il pescatore (1816). Tra le saghe si ricorda La saga di Ørvarodds (1841). Oehlenschlänger possedeva una straordi naria vena fantastica. Legato ancora alla poetica classicista, si ispirò però alle leggende scandinave e alla storia europea, ma soprattutto riprese la tradizione nordica della celebrazione de gli eroi, rielaborandola con un moralismo di ispirazione schille riana e esasperandone le passioni secondo la lezione shakespeariana.



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