Heinrich von Kleist

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Heinrich von Kleist

1) notizie biografiche

Nato a Frankfürt-on-Oder nel 1777, fu avviato dal padre, che era un ufficiale prussia- no, alla carriera militare. Se ne ritirò deluso. Lasciò anche gli studi universitari, fece una vita inquieta e errabonda negli anni in cui la Prussia crollava sotto le armate napoleoniche. Nel 1807 fu arrestato dai francesi, a Berlin, con il sospetto di spionaggio. Morì suicida, sulle rive del Wannsee [Postdam] nel 1811, insieme all'amica Henriette Vogel.

2) opere

L'importanza di Kleist si deve soprattutto a tre drammi. Penthesilea (1808) è la rappresentazione di una grecità barbarica e dionisiaca. Käthchen von Heilbronn (Das Käthchen von Heilbronn, 1810) è il ritratto di una fanciulla umile e appassionata, all'interno di una colorita rappresentazione del mondo medievale tedesco. Il principe di Homburg (Der Prinz von Homburg, 1810), pubblicato nel 1821, ambientato nel mondo militare prussiano, inscena il conflitto tra gli impulsi dell'individuo e l'astratta ragione di stato. Protagonista di questo dramma in cinque atti à Friedrich, principe di Homburg, giovane ufficiale della cavalleria brandeburghese. Egli vaga per il palazzo in stato di sonnam bulismo, e raccoglie un guanto della fidanzata Natalia. Al risveglio, vedendo il guanto, si turba. Non sente gli ordini impartiti per l'imminente battaglia contro gli svedesi. Nel momento decisivo dello scontro, agisce perciò di sua iniziativa, e porta l'esercito alla vittoria. Tutti lo applaudono come un eroe, ma il principe elettore vuole che sia condannato a morte per indisciplina. friedrich è sconvolto. Quando il principe lo lascia arbitro della propria sorte, si schiera con la ragion di stato e si riconosce colpevole. Va con gli occhi bendati incontro alla morte. Nel punto estremo gli tolgono la benda: intorno a sé è la corte riunita per celebrare le sue nozze con Natalia e il suo trionfo di eroe.
In questi drammi ruolo centrale è riservato alla immediatezza dell'inconscio. Anche di questo tratta il suo saggio Sul teatro delle marionette (1810).
Episodi di notevole potenza si trovano anche nel resto della produzione drammatica, in gran parte postuma. La famiglia Schroffenstein (Die Familie Schroffenstein, 1802), Robert Guiskard (1802-3, pubblicato nel 1808), La battaglia di Hermann (Die Hermannsschlacht, 1809, pubblicato nel 1821).
La commedia La brocca rotta (Der zerbrochene Krug, 1806) fu rappresentata da Goethe a Weimar nel 1808 (pubblicata nel 1811). Essa traccia con sottile brio, sullo sfondo di un borgo olandese, la figura di un giudice che risulta essere poi il colpevole. La commedia Amphitryon (1807) si rifà all'omonimo intreccio di Molière. Il racconto Michael Kohlhaas (1808-1810) è una vicenda di soprusi e vendette nella Germania di Luther, piena di odi e di lotte, e di vivace realismo. Il mercante di cavalli Michael Kohlhaas, dopo aver chiesto giustizia contro un signorotto sassone, Wenzel von Tronka, che gli ha sequestrato e danneggiato due cavalli, si mette a capo di una banda di masnadieri: assalta il castello di von Tronka, incendia, fa stragi. Su intervento di Martin Luther è inviato a Dresda dal principe elettore di Sassonia che, assicuratagli l'impunità , ordina di riaprire il processo per la questione dei cavalli. Il tribunale sentenzia a favore di Koh lhaas, ma i suoi nemici lo fanno arrestare per gli atti di banditismo. Kohlhaas come suddito del principato di Brandeburgo è trasferito a Berlin: durante il viaggio incontra l'elettore di Sassonia che gli promette la libertà in cambio di un medaglione zingaresco contenente una profezia sul suo casato. Kohlhaas rifiuta, e così è condannato a morte per aver minacciato l'ordine dell'impero. Davanti al patibolo trova i suoi due cavalli, che gli sono restituiti in ottima salute, come pattuito. Visto tra gli spettatori il principe sassone, apre il medaglione che porta al collo e inghiotte la profezia. Il principe stramazza al suolo, e Kohlhaas muore avendo ottenuto giustizia e vendetta.
Brevi racconti, di intensa concisione, sono La marchesa di O. (Die Marquise von O., 1808), e Il terremoto nel Cile (Das Erdbeben in Chili, 1806).
Ne "La marchesa di O." protagonista è una vedova virtuosa. Lei è trovata svenuta da un ufficiale russo durante l'attacco notturno alla fortezza di cui il padre è comandante. Quando l'ufficiale, di cui la marchesa è riconoscente, riappare per chiederla in sposa, la sua richiesta è respinta. Poco dopo la marchesa scopre di essere incinta. I familiari non credono alla sua innocenza. Lei si ritira in campagna e con un annuncio su un giornale invita il padre del bambino a farsi vivo dichiarandosi disposta a sposarlo. Appare l'ufficiale russo, il conte F.: la marchesa lo spo sa, pur intimandogli di allontanarsi subito dopo le nozze. Alla fine, colpita dal suo comportamento generoso e dalla sua sensibilità, si riconcilia con lui.

Kleist fu trascurato dai contemporanei. Oggi è considerato una delle più originali personalità del romanticismo, che rappresenta e supera. Il titanismo di Kleist si sposta dalla specifica accezione romanticista verso i temi dell'angoscia e della solitudine, anche se rimane in lui una forte esigenza di ordine e equilibrio, che deriva da posi- zioni illuministiche e dal suo forte interesse per la filosofia kantiana.



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