Mark Twain

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Mark Twain

Si chiamava Samuel Langhorne Clemens, nacque a Florida [Missouri] nel 1835. Tra- scorse i primi anni della sua vita a Hannibal, sulle rive del Missis- sippi. Dopo un primo brusco ingresso nel mondo del lavoro come tipo- grafo a dodici anni, fu apprendista pilota lungo il fiume sul battello 'Alex Scott' (1857-1861), e dal linguaggio del fiume derivò il proprio pseudonimo: «mark twain» (marca due) è una espressione gergale per segnalare che la profondità dell'acqua è di due braccia. Quella di fiume fu solo la prima di molte esperienze. Fece una breve esperienza militare all'inizio della guerra civile, nel 1861. Nel 1862 inizia con il fratello Orion , una serie di viaggi che contribuirono a fare di lui uno dei conferenzieri e retori più richiesti e applauditi del tempo. Fu minatore e cercatore d'oro in Nevada, poi iniziò ufficialmente la carriera giornalistica. Passò da un quotidiano all'altro, e come inviato speciale fu in tutti i continenti: Po linesia, isole Sandwich, quasi tutta l'europa. Nel 1870 sposa Olivia Langdon , l'adorata Livy implacabile nel censurare le trasgressioni verbali dello scrittore. Con lei si stabilì a Hartford [Connecticut], per dimorarvi sono nei momenti di sosta tra un giro e l'altro di conferenze. Incontra scrittori e intellettuali come Bret Harte e W.D. Howells , che influiranno sull'affinamento della sua scrittura.
Gli ultimi anni furono segnati da tragici eventi familiari. Morì a Redding [Connecticut] nel 1910.
Twain esordì come scrittore con il racconto umoristico La fa mosa rana saltatrice della contea di Calaveras (The celebrated jumping frog of Calaveras county, 1865). Nelle prime opere si mo stra audace manipolatore della tradizione orale della 'frontie ra', capace di trasferire sulla pagina gli umori della «tall ta le», la vanteria spaccona, eccessiva e ribalda.
Nello stesso tempo però consolida con Gli innocenti all'estero (The innocents abroad, 1869) la sua qualità di caricaturista sot tile, che riesce con pochi tratti decisi a fornire uno spaccato dei luoghi comuni dell'americanismo del tempo: la fiducia nell'avvenire, lo strenuo ottimismo, la ricchezza come unico valore su cui costruire con una 'innocenza' tutta puritana.
L'incontro con Bret Harte e W.D. Howells contribuirono a confermare le sue scelte letterarie e a affinarlo. Il romanzo che forse mostra di più l'impronta di Howells è L'età dell'oro (The gilded age, 1873), storia delle insensate speculazioni di un im prudente colonnello sullo sfondo di una Washington dominata dall'intrigo e dalla corruzione.
Subito dopo inizia la grande stagione del realismo twainiano, che ebbe espressione in due tra i suoi più famosi romanzi. Protagonista de Le avventure di Tom Sawyer (The adventures of Tom Tawyer, 1876) è il giovane Tom Sawyer che, con il suo amico Huck Finn, si trovano a essere testimoni di un delitto commesso da Injun Joe, un mezzosangue, che riesce a incolpare un innocen te. Al processo Tom lo smaschera, ma Joe evade. Durante una gita scolastica, Tom e Huck scoprono per caso il nascondiglio del fug giasco, che qualche tempo dopo viene trovato cadavere. Il suo te soro sarà diviso tra Tom e Huck Del 1882 è il romanzo "The stolen white elephant & C." (1882 [Boston : James R. Osgoog and Company].
Le avventure di Huckleberry Finn (The adventures of Huckleberry Finn, 1884), iniziato da Twain come seguito de "Le avventure di Tom Sawyer", può essere considerato come opera a parte e, nel la parte centrale, un capolavoro. Huck fugge dalla vedova Douglas che lo vuole «civilizzare», e dal padre ubriacone che vuole ru bargli il tesoro di Injun Joe. Si unisce al negro Jim, anche lui fuggiasco. A bordo di una zattera i due discendono lungo il Mis sissippi, a contatto con la natura ma anche continuamente minac ciati dalla violenza della società, con i vari episodi ambientati nelle piccole città lungo il fiume. Infine due furfanti, il Duca e il Delfino, ciarlatani e attori, catturano Jim con la frode e lo vendono a una zia di Tom Sawyer. Huck raggiunge Tom che lo aveva creduto morto, e prepara un piano fantastico per la liberazione di Jim. L'impresa fallisce, e Tom viene ferito. Solo a questo punto si decide a rivelare una cosa che aveva taciuto per il suo amore del romanzesco: la signora Watson, padrona di Jim, è morta, e nel testamento ha dispo- sto che il negro venga liberato. Huck, sicuro del possesso del proprio denaro ora che il padre è morto, medita una nuova fuga verso «territori» liberi dalle violenze della «civiltà».
I due romanzi narrano le avventure picaresche di due ragazzi alle prese con i problemi giocosi o drammatici della loro età, con le ansie profonde che sono anche quelle della nazione americana con i suoi problemi razziali, l'incombere di una assurda guerra civile, le laceranti divisioni di classe. Queste avventure, in particolare quelle di Huckleberry Finn che sfugge ai rischi della civiltà e dell' 'educazione' per affrontare la discesa lungo il fiume, trascendono il modello picaresco, diventano 'quest' e iniziazione, vissuta all'ombra di quel grande padre totemico che è il Mississippi, luogo dell'infanzia di Twain e tra i luoghi centrali dell'immaginario nordamericano. Allo stesso modo il 'parlato' di Huck e tutto il prodigioso intreccio dei dialetti usati dagli altri personaggi (da Jim ai due impostori, il Duca e il Delfino, intrusi a bordo della zattera) si configurano come una nuova lingua letteraria nordamericana, specchio delle diverse sensibilità, età, condizioni sociali, di un nordamerica che non aveva ancora trovato espressione nella scrittura.
Negli anni seguenti Twain sembra dividersi tra diversi modi di essere come narratore. In Seguendo l'equatore (Following the equator, 1897) continua lo scrittore straordinario cronista. In Uno yankee del Connecticut alla corte di re Arthur (A Con necticut yankee in King Arthur's court, 1889), si proietta all'indietro, in un orwelliano 1984 alla rovescia, in un mondo medievale che malgrado contraddizioni e conflitti conserva prin cìpi etici che il nord-America fin-di-secolo sembra aver dimenti cato.
Gli ultimi romanzi di Twain, Wilson lo zuccone (Pudd'n head Wilson, 1894), L'uomo che corruppe Hadleyburg (The man that corrupted Hadleyburg, 1900), e il postumo e incompiuto Il misterioso straniero (The mysterious stranger, 1916), scritti in anni personalmente difficili per Twain, rivelano aperta- mente i sintomi di disagio e di alienazione che già erano nella coscien- za dei grandi personaggi di Twain, dal ribelle Huck al saggio Jim.
Tra gli scritti postumi, nel 1916 apparve "Storia del giovane Satana" ambientata nel XVIII secolo, a cura del suo amico e biografo Albert Bigelow Paine , che raggruppò sezioni disomogenee di un testo trovato tra le sue carte. Di questa fiaba Twain aveva composto quattro versioni a partire dal 1897 (anno della morte della figlia prediletta Susy). Tra queste, la seconda versione risulta forse la più interessante. Intitolata N.44, raccoglie sequenze del 1904, 1905 e 1908. Siamo in Austria nel XV secolo, nella storia si fondono passato e presente (come in "Uno yankee del Connecticut alla corte del re Arthur"), il racconto assegna a Satana una funzione rivelatrice che nella tradizione cristiana non gli appartiene: capitato sotto le spoglie di un giovane capace di sopportare santamente ogni angheria, nell'emblematica comunità dei tipografi, egli sperimenta con l'onnipotenza la condanna eterna alla solitudine.
Twain è stato un artista lucidissimo. Ha saputo fare del modello picaresco uno strumento audace di analisi sociale, e della lingua nor- damericana, usata senza reticenza, e quindi anche dello slang, de dialet- to, del parlato, il grande filo unificatore che da Poe e Melville giunge fino a He- mingway e oltre.

Bibliografia: Mark Twain

The celebrated jumping frog of Calaveras county (1865)
The innocents abroad (1869)
The gilded age (1873)
The adventures of Tom Sawyer (1876)
The Stolen White Elephant & C (1882)
Life on the Mississippi (1883)
The adventures of Huckleberry Finn (1884)
A Connecticut yankee in King Arthur's court (1889)
Pudd'n head Wilson (1894)
Following the equator (1897)
The man that corrupted Hadleyburg (1900)
The mysterious stranger (1916)
History of young Sathan (1916)

Indice Seconda metà XIX secolo

[1997]


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