Gaius Plinius Cecilius Secundus

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Gaius Plinius Cecilius Secundus


Gaius Plinius Cecilius Secundus (Plinius jr) nacque a Como nel 60-1 (morì nel 112-3). Suo primo maestro fu lo zio materno Plinius sr, che nel testamento lo nominò figlio adottivo e gli diede il nome con cui è noto. A Roma, dove si trasferì giovanissimo, ebbe un'educazione accurata, sotto la guida di Quintilianus e del retore Nicete da Smirne. Avvocato di grande successo, percorse con facilità, come il condiscepolo e amico Tacitus, tutte le tappe del cursus honorum sotto Domitianus: fu questore (91), tribuno della plebe (92), pretore (95). Morto Domitianus divenne 'consul suffectus' (100) sotto Traianus: in quell'occasione pronunciò e poi scrisse ampliandolo il Panegirico a Traianus. Subito dopo fu inviato come legato imperiale nella provincia di Bitinia-Ponto, dove forse morì un paio di anni più tardi.
Non ci è rimasto niente dei discorsi forensi. Il "Panegirico a Traianus" fu ritrovato da Giovanni Aurispa nel 1433 a Magonza. E' l'unico esempio di oratoria romana della prima età imperiale. Importante fonte storica sui primi anni di Traianus e come documento del gusto neo-ciceroniano affermatosi nell'età dei flavi con Quintilianus. Il discorso, in forma di ringraziamento, si risolve in una garbata adulazione, mentre sono accentuate le nefandezze di Domitianus.
L'opera più importante di Plinius sono le Lettere (Epistulae) in dieci libri. Esse servirono da modello per Simmacus e Sidonius Apollinaris. I primi nove libri contengono epistole letterarie, pubblicate dal suo autore nel 100- 109: sono 247 lettere a 105 destinatari, con una lettera dedicatoria all'amico Setticius Claro (lo stesso cui sono dedicate le "Vite" di Svetonius). Postumo fu raccolto un decimo libro, di grande interesse storico e politico, fatto in gran parte di lettere ufficiali dalla Bitinia: tra esse è anche una lettera sui cristiani.
Le lettere dipingono l'alta società di Roma e offrono un ritratto di Plinius uomo raffinato e mondano, intellettuale con una vasta rete di conoscenze e amicizie (non poche sono raccomandazioni e biglietti di cortesia), compiaciuto di essere un buon poeta dilettante: Plinius aveva pubblicato un volume di endecasillabi, del cui successo andava fiero. L'importanza letteraria di Plinius resta legata al taglio originale da lui conferito all'epistola, analoga ai versi d'occasione di Statius e Martialis.


Indice del Primo secolo

[1997]


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