Luigi Comencini

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Luigi Comencini

Luigi Comencini nacque a Salò [Brescia] l'8 giugno 1916 (è morto il 5 aprile 2007). Interruppe gli studi di architettura, iniziò con la critica cinematografica. Fu regista, onesto professionista. A lui si deve una importante cineteca privata (Cineteca Italiana, a Milano). Come regista, sfiorò il neorelismo, coltivò la commedia, si occupò con grande sensibilità del mondo infantile. Ebbe due figlie registe, Francesca e Cristina.

Ai problemi e inquetudini dell'infanzia dedica: La finestra sul Luna Park (1957), Incompreso (1967) brutto rifacimento del romanzo di Florence Montgomery, Infanzia, vocazione e prime esperienze di Giacomo Casanova veneziano (1969) delizioso quadretto di vita settecentesca, Voltati Eugenio (1980) patetico.

L'industria se ne serve per la commedia, e il lancio della nuova attrice Gina Lollobrigida: sono i primi due episodi della serie di "pane e amore" scritti da Ettore Margadonna: Pane, amore e fantasia (1953), Pane, amore e gelosia (1954). Commedie sono ancora: La bella di Roma (1955), Mariti in città (1958). Buon film è Tutti a casa (1960), film sull'armistizio in Italia: meschinità, astuzie e affanni di soldati in fuga con l'esemplare interpretazione di Alberto Sordi.

Professionista versatile, si prova con il neorealismo di La ragazza di Bube (1963) dal romanzo di Cassola, il giallo con preoccupazioni morali in Senza sapere niente di lei (1969), tenta lo sguardo sul mondo moderno de L'ingorgo, una storia impossibile (1979), si occupa di una avventura adolescenziale ne Ragazzo di Calabria (1987).

 

Contesto

Il cinema italiano: la commedia dopo il 1945


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