Horatius Flaccus: opere

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Horatius Flaccus: opere

Horatius cominciò a scrivere prima di entrare nel circolo di Maecenas. Il componimento più vecchio è forse l'epodo XIII risalente al periodo di Filippi; di poco posteriore dovrebbe essere la VII satira del libro I. L'opera di Horatius si pone tra gli ultimi anni delle guerre civili e il periodo di assestamento definitivo del regime augustusiano.
Dopo Filippi Horatius non si mescolò più alle battaglie politiche del suo tempo, eppure Il libro delle epodi (Epodon liber) testimonia delle tempeste contemporanee e trascrivono il disorientamento del poeta. Il libro fu composto nel 40\30-, parallelamente alle "Satire". Il titolo attuale risale ai grammatici: Horatius usa il termine di "giambi". Si ricollegano comunque, anche se in forme sbiadire, alla poesia politica dell'età caesariana. Uno dei meriti non secondari è quello di aver trasferito nella letteratura romana i modi e i metri della poesia di Arkhilokos. Alcuni componimenti sembrano epigrammi in forma epodica, e il loro significato è soprattutto letterario.

Contesto

Indice Horatius Flaccus

[1996]


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