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Z-eyes: Un film non è mai troppo lungo per raccontare l’orrore

Killers of the flower moon / regia di Martin Scorsese. - USA, 2023.

di Francesca Monceri - mercoledì 8 novembre 2023 - 666 letture

Martin Charles Scorsese, il cui cognome originario della famiglia era “Scozzese”, poi modificato in “Scorsese” per un errore di trascrizione in alcuni documenti, nasce a New York il 17 novembre 1942. È un regista, produttore cinematografico, sceneggiatore e attore statunitense con cittadinanza italiana, considerato uno dei maggiori e più importanti registi della storia del cinema. Temi centrali dei suoi film sono la violenza istintiva dell’uomo e il suo rapporto con la colpa, il peccato e la religione. Il suo stile, spesso caratterizzato da sequenze virtuosistiche e violenza iperrealista, trae ispirazione dalla Nouvelle Vague francese, dal Neorealismo italiano e dal cinema indipendente di John Cassavetes.

Killers of the Flower Moon è il suo ultimo film, uscito nel 2023. Con protagonisti Leonardo DiCaprio nel ruolo di Ernest Burkhart, Robert De Niro nel ruolo di William Hale, Lily Gladstone nel ruolo di Mollie Burkhart e Jesse Plemons nel ruolo di Tom White, la pellicola è l’adattamento cinematografico del saggio Gli assassini della terra rossa scritto da David Grann, a sua volta tratto da fatti realmente accaduti.

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Killers of the flower moon

Il film si svolge in Oklahoma, precisamente nella città di Fairfax, durante gli anni ‘20, quando i membri della nazione Osage scoprono che sotto la loro terra in loro possesso si cela moltissimo petrolio rendendoli presto il popolo più ricco del mondo. Corre l’anno 1919 e l’avido Ernest Burkhat ritorna dalla Prima guerra mondiale per vivere insieme al fratello Byron e lo zio William Hale, soprannominato “Re”, il quale si atteggia a benefattore e amico degli Osage, parlando la loro lingua e concedendo loro dei doni, ma allo stesso tempo progetta segretamente di ucciderli e rubare le loro ricchezze. A tal proposito, suggerisce subito al nipote di corteggiare Mollie Kyle, una giovane Osage la cui famiglia possiede molti diritti petroliferi, iniziando così una lunga storia d’amore. Hale pianifica intanto la morte di diversi ricchi Osage, in quanto Ernest erediterebbe sempre più diritti se morissero i membri della famiglia Kyle.

Penso che questo film sia stato molto intenso, soprattutto quando gli Osage venivano uccisi dai bianchi in modo spietato: con il veleno, sparando loro alla testa, accoltellandoli, abusando di loro per poi ucciderli; ma la scena che più mi ha impressionata è stata quando la casa dell’ultima sorella di Mollie e suo marito è stata fatta saltare in aria con una tale crudeltà che non pensavo potesse esistere. Sempre e solo per ereditare le ricchezze. Ma la cosa che più mi ha colpito è stata la forza di Mollie nell’affrontare la perdita di tutte le sue sorelle e della madre, morte una alla volta.

Senza dubbio è stato uno dei film più lunghi che abbia visto, ma sono comunque riuscita a seguirlo con la stessa attenzione dall’inizio alla fine e devo dire che ha superato di gran lunga tutte le mie aspettative. Credo che film così lunghi vadano visti al cinema perché riesci a concentrarti a pieno sulle dinamiche senza fare troppe pause e ad apprezzare a pieno la bellezza di ciò che stai guardando.

Altre info: BiografieOnline.it, Wikipedia



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