Xirumi, Tirirò e gli alloggi non richiesti per i militari di Sigonella

L’ultima delle sei interrogazioni presentata alla camera (più una che è stata presentata al Senato) è di Marilena Saperi e Giovanni Burtone, ed è datata 7 marzo 2007.

di Redazione - lunedì 18 giugno 2007 - 11058 letture

Xirumi, Tirirò e gli alloggi non richiesti per i militari di Sigonella

Daniele De Joannon [Centonove]

L’ultima delle sei interrogazioni presentata alla camera (più una che è stata presentata al Senato) è di Marilena Saperi e Giovanni Burtone, ed è datata 7 marzo 2007. Nonostante questo, il ministro della Difesa non ha ritenuto ancora di dovere rispondere al caso delle lottizzazioni nelle contrade Xirumi e Tirirò di Lentini, ufficialmente spacciate per future residenze dei militari Usa di stanza a Sigonella.

Così la richiesta, a risposta scritta, dei due deputati: “Premesso che: il 3 febbraio 2006 la società Scirumi srl, invocando non meglio precisate ‘esigenze legate alla sicurezza nazionale’, presentò al Comune di Lentini (Siracusa) un progetto ‘per realizzare un complesso insediativi chiuso ad uso collettivo, destinato ad esclusiva residenza temporanea dei militari americani della base Sigonella U.S. Navy’, per un importo di circa 300 milioni di euro, da realizzarsi su una superficie di Ha 91,48 in aree di rilevante interesse archeologico sottoposte a vincolo paesaggistico, chiedendo altresì una variante al Prg per cambiare la relativa destinazione d’uso da agricola a residenziale;

il 18 aprile 1006 il Consiglio Comunale di Lentini (Siracusa), a seguito della suesposta richiesta, ha approvato la variante urbanistica;

il 28 febbraio 2007 in un articolo a firma Walter Rizzo il quotidiano L’Unità riferiva della dichiarazione resa dal capitano Joe Stuyvesant a un inviato della trasmissione Le Iene secondo cui: ‘La Marina degli Stati Uniti non ha intenzione di aumentare il proprio fabbisogno di case in Sicilia’.

Si chiede:

se siano stati sottoscritti accordi tra il Governo italiano e l’Amministrazione Americana per l’ampliamento degli insediamenti residenziali riservati ai militari americani della base di Sigonella;

se sussistano, e in cosa eventualmente consistano, le richiamate esigenze di sicurezza nazionale; quali interventi, in ogni caso, il Governo intenda adottare per scongiurare il rischio che un insediamento ad uso militare comprometta un così rilevante patrimonio paesaggistico, ambientale ed archeologico;

in relazione alle invocate esigenze di sicurezza nazionale quali iniziative il Governo intenda intraprendere per verificare i profili di trasparenza e legalità delle procedure adottate e dei soggetti coinvolti nell’operazione”.

L’operazione immobiliare, su terreni di proprietà della Cappellina srl (società della famiglia Ciancio) e dell’editore de “La Sicilia” di Catania, Mario Ciancio Sanfilippo, vede tra i partner la Maltauro Costruzioni, la stessa impresa che sta portando avanti l’ampliamento della base militare di Vicenza.

Il caso Lentini, ovvero un cambio di destinazione d’uso con un iter rapidissimo tra Comune e Regione siciliana, è destinato a rimanere al centro dell’attenzione.

Il bilancio per l’anno finanziario del 2007 delle forze armate Usa, nel quale si pone l’attenzione sull’esigenza di migliorare la vita dei familiari dei soldati, non prevede nuovi alloggi per i militari di stanza a Sigonella, rendendo nei fatti vana la motivazione formale dell’operazione immobiliare.

Fonte:Terrelibere


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