Wislawa Szymborska segretaria dell’invisibile
Wislawa Szymborska, Letture facoltative, Adelphi 2006
Wislawa Szymborska è morta ieri. Era nata nel 1923, a Kornik, in Polonia e nel 1996 aveva ricevuto il premio Nobel per la letteratura.
Non ho ancora trovato le sue raccolte di poesie che ho a casa, lette tanto tempo fa, alla fine degli anni novanta.
Ho trovato però un curioso libro, pubblicato da Adelphi nel 2006, con un titolo che rivela immediatamente lo stile e le idee di Wislawa Szymborska, Letture facoltative.
Il libro raccoglie delle particolari "recensioni", pubblicate dal 1967 al 1993 su varie riviste. Szymborska dice che l’idea di scriverle le è venuta dalla rubrica "Libri pervenuti", presente nelle riviste letterarie. Fra questi molti non vengono recensiti, e spesso sono quelli che, arrivati negli scaffali delle librerie, sono invece i più letti: volumi di divulgazione scientifica, manuali di giardinaggio, fai-da-te e belle maniere, monografie su personaggi storici entrati nell’immaginario collettivo, dizionari specialistici, almanacchi e calendari.
Ed è proprio di questi che invece si occupano i testi raccolti nelle "Letture facoltative".
Non si tratta poi di vere e proprie recensioni: "In ultima analisi mi sono resa conto di essere e di voler restare una lettrice amatoriale, su cui non gravi l’imperativo di un’incessante valutazione". Ogni libro è uno spunto, un’occasione per le sue divagazioni.
Mi sembra che questi testi siano da leggere accanto alle poesie più belle di Szymborska, a confermare il loro tratto più bello, l’attenzione al mondo, la capacità di restituircelo in immagini familiari, ironiche, a volte dimesse, ma cogliendo, sempre, il senso della storia che viviamo.
Insomma, anche qui, Szymborska, come dice Luca Bernardini nella postfazione, si rivela "segretaria dell’invisibile".
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