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Volalibro

Dal 12 al 21 Novembre, la terza edizione del Festival della cultura per i ragazzi. Per le strade di Noto, dentro i palazzi, tra la gente.

di Piero Buscemi - lunedì 15 novembre 2010 - 4613 letture

Eppure qualcuno si ostina ad agire e a deliberare, come se avesse ricevuto un incarico divino che gli consenta di poter gestire il territorio di “tutti” in guisa a bene di “pochi”. Tra questi, basta citare la Panther Oil Company, la multinazionale americana decisa a sfruttare il territorio, denominato Val di Noto, per le sue trivellazioni petrolifere.

Barocco netino Atteggiamenti del genere, che non tengono in nessuna considerazione il volere della stragrande maggioranza dei cittadini sensibili alla salvaguardia del territorio, non camminano mai da soli. Interessi politici, più o meno palesi, si accostano alla prepotenza dei potenti, partorendo astruse teorie di rilancio economico, in piena sintonia alle speculazioni dei decenni precedenti che hanno, purtroppo, lasciato segni indelebili in altri territori siracusani, quali la Penisola Magnisi e le sue raffinerie.

Eppure qualcuno si ostina. In un paese dove lo slogan più gettonato è quello che anche la cantantessa Carmen Consoli ha dovuto commentare con sdegno, ossia: “Il paese non può mangiare pane e cultura”, come se i nostri politici si stiano sforzando di garantirci un futuro diverso che, ancora una volta, ci induce a pensare che il taglio alla cultura è stato già consumato. E quello del pane, è sulla strada buona.

Cattedrale di Noto Ma ogni tanto il popolo reagisce. Più di quando si possa immaginare, più di quanto i nostri politici sottovalutano. Più di un taglio denigratore, che vorrebbe dare un’immagine, e molte volte ci riesce pure, di un popolo ebete e spugna di un crollo culturale senza precedenti.

Quale mezzo migliore, se non la stessa cultura, da contrapporre all’ottusità di chi, in nome della democrazia e della fantomatica libertà, rimane attaccato alla comoda poltrona parlamentare, tralasciando il dettaglio importantissimo di scendere tra la gente, entrare nelle loro case e provare a vivere con i pochi mezzi rimasti per una decente sopravvivenza.

Punto vendita Giunti Una risposta a questo lassismo cerebrale, ci è stata data da un evento, organizzato sapientemente dall’Associazione Turistica “Pro Noto”, che quest’anno ha dato vita alla terza edizione del Volalibro, il Festival della cultura per i ragazzi.

La manifestazione, che è iniziata il 12 novembre e si concluderà il 21 novembre, prendendo spunto dai disarmanti risultati delle statistiche italiane sugli interessi medi annui rivolti alla lettura, sta tentando da un paio di anni a sollecitare la curiosità e la fantasia dei ragazzi verso il mondo dei libri, dimostrando con i risultati che questo paese, ha ancora bisogno di cultura.

Orologio Sala degli specchi Arricchita dalla presenza di Roberto Vecchioni, ma anche da Oliviero Beha, Piera Degli Esposti, Enzo Maiorca, per citarne alcuni, Volalibro ha saputo coinvolgere i ragazzi di diverse fasce di età, con laboratori e giochi all’aperto, ma aprendo le porte della capitale del barocco a tutti, grazie agli accessi al Palazzo Ducezio e alla sua Sala degli specchi e al Museo Civico, che oltre ad ospitare la Galleria d’Arte dello scultore Giuseppe Pirrore, può vantare un dipinto di Piero Guccione.

Soffitto Sala degli specchi Considerando la presenza in loco della restaurata Cattedrale, l’affascinante Palazzo Nicolaci, le numerose chiese e il vicino Parco Archeologico dell’Alveria in Noto Antica, si avrà occasione fino al prossimo 21 novembre di contribuire a dare un segnale forte di attaccamento al territorio e offrire un invito all’ottusità dei potenti di ravvedersi dai soliti piani di sfruttamento scriteriato a tutela dei propri interessi privati, a discapito del bene collettivo.


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