Visita al Castello di Nelson, chiuso

Entrare e ammirare questo palazzo ereditato dal passato è rimasto un miraggio. Come Orazio Nelson che qui non è mai passato.

di Piero Buscemi - mercoledì 31 agosto 2022 - 2834 letture

Un’atmosfera di assenza. Un silenzio disturbato solo da qualche gazza a contendersi il cibo con il suo chioccolante insistente. Un rumore di sottofondo di passi che calpestano il selciato sterrato che ci accoglie all’entrata. I passi rimangono solo i nostri, tutto il resto è un vuoto che sembra non abbia voglia di essere colmato. Almeno nel prossimo futuro.

Ci eravamo già stati al Castello di Nelson, situato al confine tra Maniace e Bronte, due località della provincia di Catania, qualche anno fa. Ci eravamo imbattuti in un’associazione culturale che, nei piani superiori, aveva organizzato alcuni laboratori didattici e culturali con alcune scolaresche dei dintorni. Era stata l’occasione per entrare nelle sale, di norma interdette ai visitatori. In quella occasione, però, l’enorme cancello di ferro che introduce al cortile sottostante lo avevamo trovato aperto.

Questa volta non abbiamo potuto ripetere l’esperienza nella sua interezza. Il solito cartello prima dell’ingresso al parco che ospita il castello espone ancora l’orario delle visite, regolamentate durante i giorni della settimana. Un cartello informativo che sta diventando un ornamento museale del complesso, visto che una volta dentro il parco, salta subito all’occhio il botteghino di legno sulla sinistra, regolarmente chiuso.

Sulla sinistra un parco verdeggiante è preceduto da un cartello che raccoglie le informazioni storiche di base sulla storia del sito. Un’occasione per ripassare i cenni storici che ci raccontano della sua fondazione risalente al XII secolo su ordine della regina Margherita di Navarra. Nel 1799 fu dato in dono a Horatio Nelson, il famoso ammiraglio inglese autore della caduta del periodo glorioso di Napoleone e le cui gesta sono state glorificate con la colonna installata a Trafalgar Square a Londra. Il dono fu a opera di Re Ferdinando di Borbone per gli aiuti ricevuti dall’ammiraglio inglese durante la rivoluzione napoletana. Fonti storiche ci informano che Nelson probabilmente non si recò mai in questa sua proprietà siciliana, ma il suo prestigio conquistato in guerra, è stato sufficiente per attribuire il nome al castello.

Sulla destra eravamo abituati a oltrepassare il cancello d’ingresso per accedere al cortile che ospita la croce celtica, realizzata in pietra lavica e dedicata all’ammiraglio. Alla base un’incisione riporta la scritta "HEROI IMMORTALI NILI". Il cancello, come abbiamo già premesso, era chiuso da un catenaccio. Qualche petalo di fiore lasciato abbandonato sotto le arcate poste subito dopo l’ingresso, ci ha fatto intuire l’utilizzo alquanto privato e occasionale di qualche privilegiato che ha potuto usufruire della bellezza del sito in occasione di qualche celebrazione.

Sulla destra delle arcate, avremmo potuto ammirare il portone di accesso dell’Abbazia di Santa Maria di Maniace, anche questo interdetto alla visita. Non ci siamo dati per vinti e, dopo una breve perlustrazione intorno che ci ha fatto scoprire un cantiere di lavoro adiacente al castello, abbiamo approfittato della presenza di alcuni operai all’interno della struttura per fare ingresso attraverso un cancello secondario.

Abbiamo oltrepassato quell’ingresso da clandestini, immaginando che in qualsiasi momento saremmo stati fermati nel nostro reato di curiosità. Nessuno ci è venuto incontro e, mentre gli operai continuavano a riempire i loro mezzi di materiale edile, ci siamo inoltrati fino al su citato cortile che ospita la croce celtica. Alcune luminarie disturbavano il paesaggio ancora imperioso che si è nuovamente offerto alla nostra vista.

Il castello è chiuso, come abbiamo già accennato. Una scritta evidenziata in rosso sul portale del comune di Bronte ce ne da conferma: IL CASTELLO NELSON E’ CHIUSO PER LAVORI DI RESTAURO. Segue il dettaglio: Ordinanza Sindacale n.62 del 12/10/2016. Interdizione temporanea della struttura museale denominata Castello Nelson. Ovviamente si tratta di un provvedimento che non vale per tutti, come abbiamo potuto constatare dai vari addobbi di recente istallazione e quei petali sotto le arcate che dimostrano un recente utilizzo del sito.

Siamo usciti oltrepassando lo stesso cancello, mentre una signora era intenta ad aprirlo completamente per consentire il passaggio dei mezzi operai. Un saluto di convenevole necessità e poi la tristezza e quel senso di abbandono che ci assale in questi momenti, quando prendiamo coscienza di un patrimonio di storie, leggende, aneddoti, personaggi e fantasticherie varie in mano a generazioni di amministratori che ostentano falso interesse per la cultura e proclami altisonanti pubblicati su pagine virtuali a osannare le bellezze di Sicilia nelle sue varie divagazioni architettoniche. Spesso, solo da ammirare in immagini di repertorio.

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Cortile interno
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Croce celtica
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Dal ponte
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Escrescenze spugnose
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Esterno


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