Vino e parole
Se questo è il mondo che ci avete lasciato, non resta che inventarsi una vita in un libro sorseggiando un bicchiere di buon vino
C’è saggezza nel vino. E’ una delle più famose citazioni dello scrittore americano Jack Kerouac, il mitico interprete e forse creatore della beat generation, autore indiscusso del romanzo cult Sulla strada. Prendendo spunto da questa dichiarazione poetica e questo omaggio alla bevanda alcolica più antica e diffusa al mondo, vogliamo parlarvi dell’iniziativa che la nostra redattrice e poetessa Alice Molino ha avviato da qualche settimana sulla piattaforma Instagram, in collaborazione del sommelier Gioele Micali.
L’idea, geniale nel suo genere, ha sfruttato al meglio la distanza delle relazioni sociali che in questo periodo di emergenza per contrastare la diffusione del Covid-19, sono diventate una necessità. Un impedimento che non ha condizionato la creatività di questi due artisti provenienti da due mondi apparentemente distanti.
L’amore appassionato per questo nettare ottenuto dalla fermentazione dell’uva, che riesce ad inebriare la sensibilità mentale prima ancora di quella del palato, dell’olfatto si è unita, a distanza di sicurezza, con le suadenti fughe dalla realtà che un libro riesce ancora a regalare. Da un lato Gioele Micali, esperto sommelier e delegato della sezione AIS di Taormina, pronto a fondere le sue conoscenze in campo enologico con quelle del mondo letterario che, con entusiasmo Alice Molino, ha messo a disposizione per un’osmosi culturale che ha già coinvolto diverse decine di partecipanti a questi che, col perdurare della quarantena, sono diventati degli appuntamenti settimanali ai quali è difficile rinunciare.
Nel dettaglio, come già specificato, l’evento si realizza sul social Instagram con un collegamento a distanza. Durante i primi incontri, Alice ha di volta in volta scelto un testo letterario da descrivere e proporre per attirare l’attenzione di Gioele che ha risposto a questo invito, abbinando un vino, descrivendone le proprietà organolettiche, quali il colore, il profumo, il gusto e il retrogusto. Ma anche gli abbinamenti prendendo spunto dalle sensazioni emotive che la lettura di alcuni passi del libro scelto hanno suscitato ad ogni occasione.
L’idea ha subito preso piede e in poche settimane un numero sempre maggiore di curiosi, attraverso il più classico dei passaparola, si sono uniti a questo idillio eno-letterario, pronti a farsi conquistare dal richiamo delle parole e del dio Bacco. Un appuntamento che si rinnoverà anche giovedì alle 18,30, dopo che l’ideatrice di questo rendez-vous digitale ha voluto lasciare la libertà di scelta dell’argomento da trattare che, nell’occasione, sarà dedicato all’amore.
Tra i libri già degustati possiamo citare Viva la vida di Pino Carucci, Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare di compianto Luis Sepúlveda e Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa.
Riguardo i vini, Gioele Micali ha elencato quanto di meglio ci si potesse aspettare dalle cantine italiche, con un occhio di riguardo a quelle siciliane. Possiamo citare: Terrazze dell’Etna Spumante Brut Rosé, Pupillo Cyane Moscato di Siracusa, Abbazia S. Anastasia Sinestesia Sauvignon Blanc, Florio Terre Arse Marsala Vergine, Donnafugata Tancredi, Peter Wiegner Torquato.
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