Vigilanza Rai. Le comiche
Chiuse 3 mila edicole in cinque anni – Ritorna PlayBoy – Secondo ucraìni, 54 casi di crimini di guerra – Parte civile per Pasolini giornalista – Giornalisti? No, meglio organizzatori di eventi – Affari&Finanza si rinnova
EDICOLE? UN PO’ MEGLIO – In cinque anni sono state chiuse 3 mila edicole. Nel 2022 sembra che ci sia stata una battuta d’arresto nelle chiusure. Infatti sono state chiuse “solo” 441 edicole contro le 2027 del 2019. Questo grazie agli aiuti (credito d’imposta e bonus edicole). Comunque, ricordiamo che, in Italia, un Comune su quattro non ha edicole e delle 25 mila punti di vendita, 12 mila sono edicole “pure” mentre i restanti sono negozi “misti”, cioè sono cartolerie, bar, librerie ecc. La regione dove ci sono più edicole è la Lombardia seguita dal Lazio, Emilia Romagna, Toscana. Territorialmente le maggiori chiusure delle edicole sono avvenute nella provincia di Roma (77, di cui 54 nella capitale), seguita da quella di Milano (61, di cui 34 in città), Napoli (34) e Firenze (28). Preoccupante anche l’età degli edicolanti: solo il 12,2% dei giornalai ha meno di 40 anni. Sono dati contenuti nell’ultimo rapporto dello Snag (Sindacato nazionale autonomo giornalai), aderente a Confcommercio.
VIGILANZA RAI. LE COMICHE – Ieri, martedì 21 marzo, si sarebbe dovuta riunire la Commissione bicamerale di Vigilanza per la Rai. Invece, è stata rimandata. Sono passati ben sei mesi e per ora il presidente non c’è. Ci sono solo i 42 parlamentari (fra Camera e Senato) che fanno parte della Commissione bicamerale. Fratelli d’Italia ha 12 componenti, 7 il Pd, 6 la Lega, 5 i 5Stelle, 4 FI, 2 Azione/Italia Viva, 2 Alleanza Verdi e Sinistra. A seguire un deputato per i gruppi più piccoli. Ci sono voluti 6 mesi e l’accordo – per nominare il presidente che deve essere eletto a scrutinio segreto col voto dei due terzi dei componenti, quindi ci deve essere un accordo fra maggioranza e opposizione – per ora non si vede. In un primo momento sembrava che il presidente avrebbe potuto essere un 5 Stelle ed esattamente Riccardo Ricciardi attuale vicepresidente. Altri papabili, sempre 5 Stelle, Barbara Floridia oppure Chiara Appendino. Sembra tramontata l’ipotesi di Maria Elena Boschi che sembra voglia la presidenza della Commissione Covid. Ma, ecco che ieri le cose si ingarbugliano perché Ricciardi è considerato “divisivo” per la destra. E così si comincia a fare il nome di un altro 5 Stelle, Stefano Patuanelli che a Lega e FI andrebbe bene. Ma… Sì c’è un ma perché sia Patuanelli che Appendino non fanno parte della commissione e, quindi, qualcuno dovrebbe lasciare il posto a loro. Naturalmente, se la presidenza andasse ai 5 Stelle questi dovrebbero non fare la guerra alla maggioranza di destra quando si tratterà di eleggere il nuovo Amministratore delegato Rai al posto di Carlo Fuortes. Insomma, il solito mercato delle vacche a scapito nostro che paghiamo il canone e dell’informazione.
RITORNA PLAYBOY – Anche se solo sul digitale e non in cartaceo, ritorna la famosa rivista fondata da Hugh Hefner con lo slogan "Una nuova piattaforma per una connessione reale". Nel nuovo Playboy non sarà ammesso il porno ma solo le nudità. L’ultimo numero cartaceo della famosa rivista è del 2020. Ora la prima copertina del nuovo corso sarà la modella Amanda Cerny vestita da coniglietta e seduta su un razzo.
CRIMINI DI GUERRA – Secondo la polizia ucraìna, dall’inizio del conflitto, sul suo territorio sono stati individuati 54 casi che potrebbero essere considerati crimini di guerra contro giornalisti. Secondo il vice capo della polizia nazionale ucraìna, Maxin Tsutzkiridze, ci sono stati 29 casi di giornalisti morti, 17 feriti e 12 che sono stati ritrovati nel territorio controllato dalla Russia, ai quali era stata negata la libertà di movimento. Non si sa nulla, invece, dei giornalisti italiani a cui le autorità ucraìne impediscono di svolgere il proprio lavoro.
PARTE CIVILE PER PASOLINI GIORNALISTA – Dopo 48 anni dall’omicidio di Pier Paolo Pasolini oltre che poeta, scrittore e regista anche giornalista iscritto, dal 1954, all’Ordine dei Giornalisti del Lazio, elenco pubblicisti. L’Ordine del Lazio sta valutando se costituirsi parte civile o, in base agli sviluppi della vicenda, optare per l’assunzione della titolarità di “persona offesa dal reato”. Questo a seguito dei nuovi indizi e a un nuovo movente. Già nel 2009 l’avvocato Maccioni fece riaprire le indagini. Nel 2022 la Commissione antimafia ha reso noto di aver sentito Maurizio Abbatino (Banda della Magliana) in merito anche all’omicidio di Pasolini. Esso avrebbe dichiarato di aver effettuato il furto delle "pizze" del film “Salò o le 120 giornate di Sodoma” su commissione. Pasolini sarebbe stato quindi “attirato” all’Idroscalo di Ostia per riottenere quelle "pizze" in cambio di denaro.
GIORNALISTI? NO MEGLIO ORGANIZZATORI – I giornalisti non si debbono limitare a scrivere articoli ma debbono anche organizzare eventi. Questo è almeno quello che hanno in testa i dirigenti del Gruppo Sae di Alberto Leonardis che ha acquistato dalla Gedi (gruppo Repubblica) Il Tirreno, Nuova Ferrara, Gazzetta di Reggio, Gazzetta di Modena, Nuova Sardegna. In una intervista Leonardis ha affermato che «La comunicazione deve essere integrata. Noi vogliamo fare editoria tradizionale e digital, accompagnata da organizzazione di eventi, da produzione di format». Nella pratica, chiarisce Leonardis, non si parla di utilizzare meno personale ma di «spostare esperienze e professionalità su vari fronti… con giornalisti professionisti pagati nel modo giusto».
NUOVA VESTE PER AFFARI&FINANZA – È stato presentato all’Università Bocconi di Milano la nuova veste di Affari&Finanza, inserto settimanale economico di La Repubblica che compie 40 anni di vita. Sul palco tantissimi personaggi del mondo economico, della finanza e della politica. Il direttore dell’inserto, Walter Galbiati, ha spiegato che «le redazioni del quotidiano e del settimanale diventeranno una». Nella nuova impostazione, il settimanale affianca alla sezione Primo piano, dedicata all’attualità, le novità le Inchieste e il Personaggio. Geopolitica e l’economia internazionale sono protagoniste di ‘Villaggio globale’, spazio con i contributi dei corrispondenti di Repubblica e degli inviati ai grandi eventi internazionali. Graficamente c’è la novità dell’introduzione di barre che raccolgono la testata e gli strilli.
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