Viaggio in Malawi
Il racconto di un nostro sostenitore, rientrato da un viaggio alla scoperta dei nostri progetti
I nostri sostenitori sono coloro che, ogni giorno, ci permettono di realizzare il cambiamento. 17 di loro hanno visitato il “cuore caldo dell’Africa” alla scoperta dei progetti di ActionAid. Ecco il racconto di uno di loro.
"Dieci giorni in Malawi per conoscere da vicino i progetti portati avanti grazie alle donazioni provenienti dal sostegno a distanza: è con questo spirito che partiamo dall’Italia in 26 (17 sostenitori, 2 attivisti e 6 persone dello staff).
Dopo 15 ore di volo e 2 di jeep arriviamo che è già buio, perché il sole qui a giugno tramonta presto, verso le quattro e mezzo del pomeriggio. Siamo a Mchinji, un’area che si trova al confine occidentale del Paese, ad un passo dallo Zambia.
Per raggiungere i nostri alloggi usciamo dall’ arteria principale del Paese e ci addentriamo in stradine sterrate senza illuminazione, brulicanti di commercianti e di gente indaffarata. L’albergo che ci ospita probabilmente non ha mai visto tanta gente tutta insieme e, come le abitazioni della zona, ha poca acqua corrente e black out periodici. Molti di noi non sono nuovi a questo tipo di esperienze, ma, complice la stanchezza, incontriamo difficoltà ad ambientarci immediatamente.
L’assenza di luce però ci rivela improvvisamente la prima meraviglia dell’Africa: un cielo stellato a cui nessuno di noi era più abituato.
Il primo forte e indimenticabile contatto con il popolo Malawiano, lo abbiamo nella scuola dell’infanzia del villaggio di Nkhawa. Una scuola materna che ospita più di 130 bambini, costruita dagli abitanti del villaggio dopo aver seguito un incontro di sensibilizzazione organizzato da ActionAid sull’importanza dell’istruzione.
Quando arriviamo siamo quasi storditi dalle voci dei bambini che cantano e giocano.
La scuola è composta solamente da 3 aule, una stanza per dormire, la cucina per preparare il pranzo ai bambini e l’area giochi. E’ il nostro primo vero impatto con la realtà locale e guardiamo con occhi stupiti e commossi ciò che ci circonda. Ci sembra tutto troppo povero e inadatto per quei bambini così piccoli. Eppure, parlando con gli insegnati e i colleghi di ActionAid Malawi, iniziamo a capire quanto questa scuola sia importante per tutta la comunità. Prima che venisse costruita, molti dei bambini avevano il loro primo contatto con l’istruzione solo dopo gli 8 anni, quando erano in grado di raggiungere autonomamente la scuola elementare del villaggio vicino, a 5 km di distanza e molti di loro a quel punto abbandonavano la scuola perché si sentivano troppo grandi. Ora i bambini possono ricevere le prime basi scolastiche già a Nkhawa e hanno un pasto garantito tutti i giorni, grazie all’orto coltivato vicino alla scuola.
Aiutiamo le mamme durante il pranzo, a distribuire ciotole enormi di porridge che sembrano troppo grandi per bambini di 3,4 anni, li aiutiamo a mangiare, giochiamo con loro.
Ripartiamo con le jeep in direzione del villaggio di Chinyonga.
Abbiamo tutti tanta voglia di aiutare la comunità nella costruzione della scuola appena cominciata, ma capiamo ben presto che la nostra sarà solo una collaborazione simbolica.
E’ chiaro che non siamo un’impresa di costruzione, ma giorno dopo giorno, cerchiamo di organizzarci, insieme alle donne e gli uomini di Chinyonga: scaviamo e spostiamo parte dei 200.000 mattoni realizzati dai membri della comunità, formando catene di montaggio sotto il sole e il vento che alza la terra rossa. E soprattutto parliamo con le famiglie, giochiamo con i bambini, incontriamo il capo villaggio e respiriamo quel senso di accoglienza estrema, che he ha fatto sì che il Malawi venisse definito “Il cuore caldo dell’Africa”.
Abbracci, strette di mano, risate, canti, balli. Famiglie che hanno la capacità di accoglierti a cuore aperto offrendoti tutto quel poco che hanno. Ora dopo ora comprendiamo sempre di più quanto questo viaggio sia un’esperienza che arricchirà tutti noi. E’ uno scambio, di umanità e calore.
Quel che ci accomuna tutti, è aver rafforzato la consapevolezza di come le nostre piccole azioni quotidiane si possano trasformare in una possibilità in più per migliaia di persone: garantire cibo, acqua e istruzione ai propri figli, diventare donne indipendenti, scegliere il proprio futuro!
Il sostegno a distanza è anche questo: poter condividere un’esperienza di crescita insieme a centinaia di persone sconosciute, ma legate inconsapevolmente dalla volontà comune di cambiare la realtà in cui viviamo.
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